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Modena: stato di agitazione personale di polizia penitenziaria

Di fronte alle ripetute denuncie dei Sindacati di Polizia Penitenziaria sulle difficili condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici modenesi, sulle carenze d’organico, i turni massacranti e il ricorso eccessivo agli straordinari, l’indifferenza è l’unica risposta che perviene dalla Direzione dell’Amministrazione Penitenziaria di Modena.


L’ennesimo grido di allarme viene lanciato dai segretari provinciali di Fp/Cgil, Fp/Cisl e Uilpa/Penitenziari – Vincenzo Santoro, Giancarlo Vitelli e Raffaele Mininno – per sensibilizzare i massimi vertici dell’amministrazione penitenziaria e le autorità cittadine.

L’Amministrazione centrale penitenziaria a livello centrale e il Provveditorato regionale sono perfettamente a conoscenza della criticità
della situazione di Modena che non vede esclusa da precise responsabilità la direzione della casa circondariale “S.Anna”, nonostante i numerosi
tentativi delle OO.SS. di riaprire un dialogo per risolvere le numerose problematiche esistenti soprattutto sull’organizzazione del lavoro.

Non a caso, su proposta dei sindacati, è stata appositamente istituita una Commissione tecnica che sulla base delle posizioni registrate da parte dei
referenti della Direzione non produce i risultati auspicati, anzi si è registrato un ulteriore segnale negativo da parte della locale Direzione, diretto a minare il corretto svolgimento delle attività relazionali all’interno dell’Ufficio e con le OO.SS.

Si sono verificati nei giorni scorsi anche atteggiamenti intimidatori nei confronti di alcuni agenti e delegati sindacali volti a rimarcare il “ruolo
esclusivo” dell’Amministrazione con determinazioni e atteggiamenti di discutibile e riprovevole legittimità.

Si evidenzia, tra l’altro, il pervicace impegno assunto dal direttore della casa circondariale di Modena, il quale, con estro e stravaganza inusuali,
tenta di affermare una volontà unilaterale, la propria.
A conferma di ciò, è pervenuta una nota di replica del dott. Paolo Madonna rispetto alla quale le OO.SS., oltre a non condividerne i toni e i
contenuti, evidenziano una totale disattenzione alle normali relazioni sindacali e rimarcano il tentativo di operare incursioni sui diritti dei
lavoratori penitenziari.

I segretari di Fp/Cgil Fp/Cisl e Uilpa/Penitenziari auspicano che non si verifichino atti di ritorsione nei confronti degli agenti che hanno
protestato. In caso contrario si vedremo costretti ad assumere tutte le iniziative di origine pattizia e di legge tenuto conto che il dott. Paolo
Madonna continua ad assumere atteggiamenti di sfida nei confronti delle OO.SS..

Certamente è elevato il numero di occasioni in cui si possono determinare situazioni critiche ed è proprio per questo che i sindacati da tempo
formulano – purtroppo inascoltati – proposte per ridurre i rischi di conflittualità e disgregazione anche tra il personale dipendente.

Per queste ragioni Fp/Cgil, Cisl/Fp e Uilpa/Penitenziari hanno proclamato lo stato di agitazione nonostante avessero voluto celebrare diversamente la Festa del Corpo della Polizia Penitenziaria in svolgimento quest’oggi al
“Baluardo della Cittadella”.

Nonostante tutto le Segreterie provinciali auspicano che un diverso interlocutore possa dare risposte migliori e più adeguate per ripristinare
la dovuta garanzia di sicurezza all’interno del maggior istituto penitenziario della città di Modena.
















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