Leggo sulla stampa del 28 ottobre scorso la dichiarazione del signor Agnani, amministratore delegato della Suincom, che afferma: “…disossare la carne non piace più agli italiani in cerca di lavoro. E’ per questo che Suincom fornisce impiego a immigrati extracomunitari o magari a casertani,
tutti bravi ragazzi che hanno voglia di lavorare”.
Vogliamo testimoniare e rassicurare il signor Agnani che, dalle informazioni in nostro possesso, molti dei “bravi ragazzi casertani” (che sono di nazionalità italiana) come per altro quelli stranieri, hanno certo voglia di lavorare e altrettanto certamente sarebbero ben felici di essere assunti alle dirette dipendenze della Suincom come delle altre aziende del comparto della lavorazione delle carni.
La realtà che invece il Sindacato conosce è che, alla Suincom, come in molte aziende del comparto della lavorazione della carni, chi va a fare
domanda di assunzione alle dipendenze dirette spesso viene indirizzato verso le cosi dette “agenzie”, impropriamente definite tali, ma in realtà quasi tutte cooperative di facchinaggio, che affittano o, come più volte denunciato dal Sindacato, somministrano manodopera senza la necessaria autorizzazione ministeriale.
Per quanto riguarda poi le indagini in corso alla Suincom, la Flai/Cgil ribadisce l’auspicio che si faccia piena luce su tutta la vicenda e che le
indagini si concludano in tempi rapidi.
Il bisogno di fare chiarezza in tempi rapidi sulla pratica, a nostro giudizio, illecita dell’utilizzo della forza lavoro in Suincom, come in altre imprese del comparto, è una necessità inderogabile per tutto il
comparto.
Un comparto che è strategico per Modena, ma anche per l’Italia, oggi pesantemente investito da queste pratiche che condizionano la concorrenza
tra le stesse imprese, creano un dumping contrattuale fra i lavoratori dipendenti e quelli delle cooperative riducendone i diritti, la sicurezza e
le tutele.
Per questo è urgente che si faccia chiarezza e lo si faccia in tempi rapidi.
Infine confesso di essere rimasto stupefatto dalla sicurezza e dalla tranquillità che traspare dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato
della Suincom, Roberto Agnani, che lascia intendere che è tutto regolare e che sono altri ad avere “sbagliato tutto”.
Dalle nostre informazioni non ci risulta proprio, ma appunto aspettiamo fiduciosi gli esiti delle indagini e anche noi attendiamo di sapere se “la legge” darà ragione al signor Agnani.
(Vanni Ficcarelli segretario provinciale Sindacato Agroalimentare Flai/Cgil Modena)


