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VIE Scena Contemporanea Festival

Dal 20 al 28 ottobre, Modena Carpi e Vignola ospiteranno la seconda edizione di VIE Scena Contemporanea Festival. Il Festival, si assume in pieno il rischio di uno sguardo che punta lontano e che scommette non solo su realtà consolidate ma anche su quelle più vulnerabili e fragili. Incapace di sottomettersi alla realtà, ma attento osservatore della stessa, rintraccia nella frantumata, distratta e rumorosa società un pensiero alimentato dal dubbio, dai conflitti, dalle emozioni e ne fa punto di partenza.

– Apre il Festival il nuovo spettacolo di Alain Platel, Vsprs (20 ottobre ore 21:00, 21 ottobre ore 19:30, Teatro Comunale) nella quale una comunità di danzatori, musicisti e cantanti vengono convocati per dare voce al senso più intimo di Monteverdi il cui desiderio era avvicinare il concetto di sacro alla collettività.
– Sempre nel segno della danza e della comunità, Michela Lucenti e la comunità nomade del Balletto Civile portano in scena I sette a Tebe, tratto dall’omonima tragedia eschilea (20 ottobre ore 23:00, 21 ottobre ore 17:00, Teatro delle Passioni).
Il pasto della tarantola, spettacolo dei Cantieri Teatrali Koreja rappresenta con cifra leggera un teatro di narrazione che si fonde alla degustazione guidata di prodotti tipici del salento (20, 21 e 22 ottobre vari orari, prenotazione obbligatoria).
-Tratto dal romanzo di Osip Mandel’štam, Viaggio in Armenia, fonde le capacità attoriali di Silvio Castiglioni, la drammaturgia di Andrea Nanni e lo sguardo registico di Giovanni Guerrieri, in uno spettacolo itinerante che trasforma gli otto capitoli del romanzo in tappe della visita ad un museo immaginario (Rocca di Vignola, 20 ottobre ore 17:00 e 21:00, 21 ottobre ore 19:00 e 22:00).
– Unica replica (Teatro Storchi, 21 ottobre ore 22) per Asobu, che Josef Nadj dedica all’eclettica figura di Henri Michaux, sedici danzatori in scena tratteggiano linee aeree nello spazio fino a svanire.
– Quanto meno insolito il concerto dal nome poco invitante dei Fanny & Alexander (Carpi, Piazza dei Martiri, 20 ottobre ore 19): Strepito compone, un’orchestra di clacson d’auto d’epoca, ogni clacson è una nota che va a intonare le più famose arie mozartiane.
– A conclusione del primo week end troviamo Prima della pensione del giovane Teatro I che con l’audace regia di Renzo Martinelli si inabissa nell’ostica lingua di Thomas Bernhard con il coraggio degli adolescenti (Teatro delle Passioni, 21 ottobre ore 19 e 22 ottobre ore 17).
– Domenica 22 ottobre (Teatro delle Passioni ore 21) Thierry Baë, coreografo quarantenne francese, porta in scena Journal d’inquietude, provocazione divertita e amara sul mondo della danza; Conferenza Muta di Romeno Castellucci e Letizia Rendini, esperienza sensoriale e filosofica al tempo stesso, conclude il primo week end (Fonoteca di Carpi, 22 ottobre ore 17).
– La settimana inizia all’insegna della danza d’autore: la formazione composta dal coreografo Jonathan Burrows e dal compositore Matteo Fargion interpreta una partitura precisa per mani e braccia nel loro spettacolo Both sitting duet (Teatro delle Passioni, 23 ottobre ore 22:30); prosegue con Une historie de cachè di Fabrizio Favale e Le Supplici, lavoro a tappe sul Mahābhārata (Accademia Militare, Modena, 22 ottobre ore 19:00, 23 ottobre ore 19:30), fino a concludere con Adagi Partigiani videoinstallazione a firma di Virgilio Sieni sulla resistenza.
– La Piazza Garibaldi di Carpi è invasa da La macchina per il teatro incosciente della compagnia La voce delle cose, spettacolo-evento per uno spettatore della durata massima di cinque minuti (Piazza della Resistenza, Carpi, 27 e 28 ottobre dalle 17 alle 20).
The quiet dance (Teatro delle Passioni, 24 ottobre ore 21) è lo spettacolo che consacra l’unione artistica tra Burrows e Fargion stringendoli in una danza cadenzata dall’incedere dei passi, ritmata dal respiro e dall’emmissione di semplici vocali.
– Si prosegue nell’immersione nella danza con Solo Goldberg Improvisation, improvvisazione di Virgilio Sieni con un pianista, sulle musiche composte originariamente da Bach per favorire il sonno (Teatro Storchi, 23 ottobre ore 21), che anticipa Osso, lo spettacolo che Sieni presenta con il padre Fosco tra ricordi e gesti attinti direttamente a una grammatica intima e personale (Liceo Signonio, 24 ottobre ore 20 e 22).
– Dal 25 al 27 ottobre la Socìetas Raffaello Sanzio presenterà in anteprima Hey girl ! il loro ultimo lavoro, il circo francese Rasposo animerà la piccola cittadina di Vignola (Ex Mercato Ortofrutticolo, Vignola, 25, 26, 27 ottobre) con acrobazie e musica tzigana con Parfums d’est.
– Negli stessi giorni i cileni del Teatro la Marìa presenteranno La tercera obra lavoro duro e politico che prende spunto da Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht (Teatro delle Passioni, 26 ottobre ore 20:30, 27 e 28 ottobre ore 22:30).
– L’ultima creazione del Teatro delle Ariette Bestie (… è finito il tempo delle lacrime) si mostra ad un pubblico più vasto dopo il debutto estivo a Volterra Teatro (Ex Macello, Vignola, 26 ottobre ore 21:00, 27 ottobre ore 23:00, 28 ottobre ore 21).
– Il 26 e 27 ottobre (Teatro Comunale ore 20:30) in prima mondiale l’atteso ritorno di un artista di casa a Modena : il lituano Eimuntas Nekrošius presenta la sua lettura originale e visionaria del Faust di Goethe.
– Poi ancora due performance: A place. [that again] dei Motus si mostra (La Tenda, Modena, 26 ottobre ore 19:30 e 22:30 e 27 ottobre ore 18) nella sua dedica all’universo ossessivo e stralunato di Samuel Beckett e Ekate Teatro con il rito-spettacolo Nel nome di chi propone uno sguardo al femminile sul concetto di identità e contemporaneità.
– Gli ultimi due giorni di Festival sono dedicati ad artisti affermati come saluto e augurio: Questo buio feroce, ultimo lavoro di Pippo Delbono e della sua compagnia, segna un punto di svolta nel suo percorso (Teatro Storchi, dal 27 al 31 ottobre ore 21), The mysteries of love di Erna Ómarsdóttir e Johann Johannsson è una riflessione tra danza e canto sul mondo dell’adolescenza (Accademia Militare, Modena, 27 ottobre ore 19:30 e 28 ottobre ore 21).
– Spiro Scimone e Francesco Sframeli, approdano dopo i successi riscossi ad Asti Teatro, con La Busta, violenta presa di posizione verso un presente scoppiato (Teatro delle Passioni, 27 ottobre ore 19:30, 28 ottobre ore 19 :30).

Per approfondimenti consultare il sito di VIE Festival Modena

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