Quantità stabile e qualità elevata. In
Emilia-Romagna la vendemmia lancia segnali positivi per il 2006 e tutto lascia pensare ad un’annata di ottimi vini.
Anche se la qualità del vino si vede in cantina, le premesse per il 2006 sembrano davvero lusinghiere per l’Emilia-Romagna, che vanta 19
denominazioni d’origine controllata che vanno dalla Doc ‘Colli Piacentini’, a quella ‘Colli di Rimini’, passando per Bologna, dove si sta affermando
sempre di più il vitigno autoctono del Pignoletto, un vino che, secondo il presidente del Consorzio Vini Colli Bolognesi, Luca Visconti di Modrone,
quest’anno risulta in leggero calo quantitativo, ma di buon livello qualitativo: ciò consentirà di proseguirne con successo la promozione anche fuori dal territorio d’origine.
Del resto i vini dell’Emilia-Romagna, Sangiovese in testa, hanno dimostrato di reggere il confronto anche sul palcoscenico internazionale (su 570 milioni di euro fatturati, 200 milioni derivano dalle
esportazioni). Un mercato – dicono gli esperti – conquistato anche grazie alla ‘promozione’ dei turisti che ogni anno visitano la regione.