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Legge finanziaria: ordine del giorno Fiom/Cgil Modena

Il Comitato Direttivo della Fiom-Cgil di Modena, riunitosi in data odierna, esprime il proprio dissenso e la propria contrarietà alle indicazioni emerse dal Consiglio dei Ministri e riprese in questi giorni da vari esponenti del Governo, in merito agli interventi sulla Legge Finanziaria.


L’innalzamento dell’età pensionabile è una misura socialmente iniqua e profondamente sbagliata rispetto al reale andamento del mercato del lavoro,
che vede sempre più spesso le imprese mettere in discussione il posto di lavoro per i lavoratori più anziani.
Inoltre il C.D. Fiom ritiene che sia da rigettare qualsiasi provvedimento volto ad intervenire già nella Finanziaria sulle problematiche
Previdenziali, con il solo scopo di fare cassa.

Gli interventi sulla Sanità, in particolare con i ticket, colpirebbero soprattutto vaste fasce del lavoro dipendente e rappresenterebbero in ogni
caso una riduzione del diritto alla sanità pubblica.

Le annunciate politiche di contenimento della contrattazione e dei salari non sono compatibili con l’effettivo andamento del potere d’acquisto dei
lavoratori, che dopo anni di peggioramento deve essere incrementato.
Il risanamento dei conti pubblici deve avvenire con misure di giustizia fiscale e di lotta ai reali sprechi del denaro pubblico, solo così non si compiranno inaccettabili ingiustizie.
A tale proposito è necessario cambiare radicalmente la riforma introdotta dal precedente Governo e ripristinare la progressività del prelievo
fiscale, soprattutto per i redditi più alti.

Il C.D. Fiom di Modena pertanto chiede a Cgil, Cisl ed Uil di promuovere immediatamente una campagna di informazione e approvazione, attraverso una capillare convocazione di Assemblee nei luoghi di lavoro e tra i pensionati, della piattaforma sindacale in tema di Pensioni, Sanità, Fisco e rinnovo dei contratti.
Il C.D. Fiom di Modena chiede altresì alle confederazioni di intraprendere le azioni di contrasto che si rendessero necessarie, nel caso in cui il Governo confermasse la propria linea di intervento con la prossima Finanziaria.

















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