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Cooperative modenesi portano energia pulita in Ghana

È modenese l’energia che da qualche giorno illumina Gomoa Simbrofo, piccolo villaggio alle porte di Accra, la capitale del Ghana. È stato acceso nei giorni scorsi, infatti, l’impianto fotovoltaico donato agli abitanti del villaggio grazie alla raccolta fondi denominata “Luce per il Ghana”.

L’iniziativa è stata promossa da Ghanacoop (la cooperativa costituita da immigrati ghanesi residenti a Modena), Confcooperative Modena, Emil Banca e Provincia di Modena. L’impianto, che ha una potenza di 7,5 kw, è stato progettato dalla cooperativa di servizi energetici Power di Modena (aderente a Confcooperative), mentre a costruirlo e installarlo è stata Elettrotek, un’azienda di Castelfranco Emilia socia di Power. L’energia elettrica che l’impianto produce sfruttando il sole è completamente gratuita e pulita; alimenta trenta lampioni dislocati nei punti di maggiore aggregazione del villaggio, in cui vivono circa 800 persone, in maggioranza bambini.

“Ora anche gli abitanti di Gomoa Simbrofo hanno l’energia elettrica, solare, rinnovabile e non invasiva – afferma il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli, amministratore unico di Power – Questo impianto è il primo di una serie di iniziative che Ghanacoop sta realizzando in Ghana per portare energia pulita nei molti villaggi rurali che si trovano da sempre al buio e senza reali possibilità di sviluppo. Oltre alla realizzazione degli impianti, un secondo obiettivo è la formazione di operai locali specializzati nell’installazione e manutenzione del fotovoltaico.
In questo modo – conclude Golinelli – si creano opportunità di lavoro in loco e si garantisce alle popolazioni l’energia necessaria per svolgere le proprie attività durante tutta la giornata”.
“E così – aggiunge l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana, presente all’inaugurazione dell’impianto – un gesto per noi semplice e quotidiano, come accendere la luce, potrà diventare naturale anche per gli abitanti di questi villaggi, nel totale rispetto dell’ambiente”.

Oltre a Caldana, hanno partecipato all’accensione del’impianto dirigenti di Ghanacoop, Emil Banca, agronomi dell’Aiab Emilia-Romagna (Associazione italiana agricoltura biologica) e il prof. Luigi Alberto Pini, medico del Policlinico e docente all’Università di Modena e Reggio Emilia, che sta progettando un programma sanitario per le popolazioni ghanesi.

Chi desidera sostenere l’iniziativa “Luce per il Ghana” può versare un contributo a:
Emil Banca – filiale Modena Est – conto corrente: 220000062179 – Abi: 07072 – Cab: 12900.

















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