Anche se la matematica è considerata dai giovani una delle materie più ostiche, sono centinaia i ragazzi della scuola media superiore modenese che, nel corso dell’ultimo anno scolastico, hanno partecipato entusiasticamente alle iniziative promosse fra novembre 2005 e maggio 2006 dall’Istituto Nazionale d’Alta Matematica per stimolare tra i giovani l’interesse per gli studi in questa disciplina.
Numerose, infatti, le scolaresche della provincia che hanno aderito alle “Gare di Archimede” e alle successive selezioni locali per le “Olimpiadi di Matematica”.
Una settantina di appassionati alla matematica, i migliori di ogni istituto per il biennio ed il triennio, mercoledì 13 settembre sarà ospite dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per prendere parte alla cerimonia di premiazione delle gare disputate in ambito locale.
L’appuntamento sarà alle ore 15,00 presso l’Aula Magna Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata (via Campi 213/b) a Modena, dove riceveranno dalle mani degli organizzatori di queste competizioni, il prof. Dante Borelli e la prof. ssa Vittorina Borsari e dei docenti del Dipartimento di Matematica dell’Ateneo un attestato di apprezzamento per la dimostrazione di abilità offerta, ma anche di incoraggiamento a continuare a coltivare la passione per questa fondamentale materia, tanto indispensabile in molti ambiti di ricerca e professionali.
Ai ragazzi saranno consegnati in dono oltre libri di divulgazione della matematica, acquistati col contributo delle 23 scuole di Modena e provincia che hanno aderito alle diverse manifestazioni ed anche un omaggio dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Nell’edizione 2005/2006 si sono particolarmente distinti due studenti che, superata brillantemente la fase della selezione interprovinciale, hanno poi partecipato in maggio a Cesenatico alla gara nazionale: Emanuele Soncini del Liceo Wiligelmo di Modena e Olivia Franco del Liceo Fanti di Carpi.
La cerimonia di premiazione sarà preceduta da una lezione magistrale del prof. Guido Magnano dell’Università degli studi di Torino, che intratterrà docenti e studenti sul un singolare contributo della matematica “Quadrivium: 2000 anni di matematica e musica”.
Ai giorni nostri con l’aiuto di tecnologia e computer, è stato possibile impiegare strumenti sempre più sofisticati per analizzare il suono. Nei laboratori di ricerca, infatti, attraverso una metodologia matematica denominata “trattamento del segnale”, è stata realizzata la risintesi di sonorità artificiali, da cui sono nate nuove forme sonore che sono diventate così parte integrante delle composizioni dei musicisti.