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Appennino: gli alpini controllano torrenti, canali e frane

Saranno 40 i volontari dell’Associazione nazionale alpini (Ana) impegnati nell’attività di vigilanza e controllo di 28 zone del territorio collinare e montano che si svolgerà nei prossimi mesi, con particolare attenzione allo stato di fiumi, canali e torrenti e alla prevenzione dei danni dovuti a frane, esondazioni e manifestazioni di dissesto idrogeologico.

L’iniziativa parte da Lama Mocogno dove sabato 9 settembre, nella sala del Consiglio comunale, avverrà la consegna ai capisquadra delle cartografie e delle schede necessarie per le rilevazioni. Il progetto fa parte dell’accordo siglato lo scorso anno tra il nucleo di Protezione civile dell’Ana di Modena e la Provincia e in questa fase, con la collaborazione della Comunità montana del Frignano, interessa otto comuni: Lama, Fanano, Fiumalbo, Pavullo, Montefiorino, Palagano, Prignano e Frassinoro.

“Il contributo dei volontari – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente alla protezione civile – è fondamentale per garantire un efficace intervento durante le emergenze, ma anche per mantenere un controllo costante sul territorio per prevenire i danni. Gli alpini vantano una importante tradizione in questi settori e rappresentano una risorsa preziosa per il presidio del territorio, un esempio di vera e propria cittadinanza attiva”.

Il progetto ha carattere sperimentale e, oltre alla formazione dei volontari e alla individuazione di situazioni di dissesto potenzialmente pericolose, ha come obiettivi anche la verifica dello stato di alcune opere idrauliche (briglie, gabbionate, muri spondali) e il censimento di quelle non presenti nel catasto provinciale in modo da costituire, sottolinea l’assessore Caldana, anche “una memoria storica delle trasformazioni che si sono verificate sul territorio”.

















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