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Incendi boschivi: Cisl sottolinea ruolo Vigili del Fuoco

“La collaborazione con i volontari della Protezione civile, se ben coordinata con tutti i soggetti coinvolti nel soccorso, può essere utile e positiva. Purtroppo questo coordinamento spesso manca e non riesce a utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione, con la realtĂ  che a intervenire tempestivamente per lo spegnimento degli incendi spesso sono i Vigili del Fuoco”.

Lo precisa Paolo Ghinelli, segretario provinciale del sindacato Vigili del Fuoco della Cisl di Modena, a seguito della nota diffusa dalla Provincia sulla prevenzione degli incendi boschivi.

Confermando che quest’anno la situazione è migliorata rispetto al passato, Ghinelli ricorda che una convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e la Direzione regionale Vigili del Fuoco (il cui responsabile è il modenese Gabriele Golinelli, ndr), seguita da un accordo tra il Comando provinciale e i sindacati modenesi, prevede presso il distaccamento di Pavullo la reperibilità di una squadra volontaria di Vigili del Fuoco pronta a intervenire anche al di fuori dell’orario di lavoro.

“Questo personale ha garantito una presenza costante dei Vigili del Fuoco sul territorio pedecollinare e montano durante tutta l’estate – continua il segretario della Cisl VV.F. – Si tratta di una squadra professionale prioritariamente adibita a spegnere gli incendi boschivi, ma ugualmente disponibile in caso di ogni altra necessitĂ . Nel mese di agosto gli incendi boschivi sono stati pochi, a differenza dei roghi di sterpaglie, vegetazione e rotoballe di fieno che sono divampati in tutto il territorio provinciale, interessando diversi ettari coltivati, macchine agricole, depositi e persino abitazioni civili. Faccio notare – aggiunge Ghinelli – che, a causa delle vigenti regole di contabilitĂ  generale dello Stato, questi servizi saranno retribuiti al personale solo tra un anno”.

Il sindacalista della Cisl sostiene, poi, che a causa delle poche risorse nemmeno il Corpo Forestale dello Stato, che conta appena 8 mila uomini su tutto il territorio nazionale, riesce a garantire un intervento immediato, se non la successiva bonifica del territorio. Pertanto per la Cisl VV.F. è più funzionale assegnare al Corpo Forestale un’attività di polizia, prevenzione e repressione dei reati (la stragrande maggioranza degli incendi boschivi è di origine dolosa), affidando in modo chiaro la competenza esclusiva dell’estinzione degli incendi boschivi al Corpo dei Vigili del Fuoco.

“La questione delle competenze è fondamentale – dice Ghinelli – Per noi è piĂą utile che il Corpo Forestale dello Stato conduca le indagini sugli incendiari, mentre a noi deve essere demandato il compito di spegnere i roghi. Il problema è che dobbiamo essere dotati di organici adeguati, mezzi ed equipaggiamenti idonei al servizio, risorse finanziarie per svolgere tale funzione, recuperandole anche dai finanziamenti locali e centrali destinati al Dipartimento della Protezione civile”.

Il segretario della Cisl VV.F. ribadisce quanto già affermato in passato, e cioè che l’attuale organico modenese (circa 240 unità operative), il quale compie in media oltre 8 mila interventi l’anno su tutto il territorio provinciale, riesce a fatica a garantire il soccorso tecnico urgente alla popolazione; con circa quaranta unità permanenti al giorno inseriti nei turni disponibili per tutte le 24 ore, i Vigili del Fuoco hanno difficoltà a formare una sola squadra per ogni sede distaccata permanente (Carpi, Pavullo, S. Felice, Sassuolo e Vignola) e due squadre presso la sede centrale di Modena.
















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