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Le Città d’arte della pianura padana da oggi in mostra

Sarà presentato oggi alle ore 18.00, nelle sale espositive di palazzo Casotti in piazza Casotti a Reggio Emilia, il volume di Renata Salvarani Città d’arte della Pianura Padana (ed. Giorgio Mondadori-Cairo) Editore per il “Circuito delle Città
d’Arte della Pianura Padana
”.

La pubblicazione – che accompagna l’omonima mostra itinerante di immagini realizzate dai
fotografi dell’associazione Leica, aperta al pubblico da domani a palazzo Casotti – sottolinea la storia comune e gli elementi che uniscono da sempre i poli della rete urbana dell’Italia settentrionale attraverso un ampio reportage fotografico che documenta la trasformazioni in atto, i protagonisti, i paesaggi, le opere d’arte.

L’iniziativa è promossa dal “Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana”, al quale
aderiscono, oltre a Reggio Emilia (servizio comunale politiche per la promozione turistica e
lo sviluppo economico), i Comuni di Alessandria, Bologna, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pavia, Piacenza e Verona.

Impegnato a promuovere l’immagine dei centri associati proponendoli come chiave di
lettura della ‘galassia’ delle città padane, con questa iniziativa il “Circuito delle Città d’Arte
della Pianura Padana” intende metterne in evidenza i capolavori di arte e architettura, la
ricchezza dell’artigianato e dell’enogastronomia, le bellezze naturalistiche, la vivacità degli
eventi e della vita sociale.

Stelle di un’unica galassia, nodi di una rete, pedine su una scacchiera, le città d’arte della
pianura padana sono tutte collegate e interdipendenti. In questo sta la loro forza e la loro
capacità di affrontare i cambiamenti più profondi. Ciascuna è unica e si identifica in un
elemento o in un simbolo ma, nello stesso tempo, condivide anche le caratteristiche che
connotano le altre. Storia, arte, artigianato, enogastronomia vi sono declinati secondo
peculiarità specifiche, che danno all’insieme una connotazione originale e molteplice, in cui
è difficile distinguere le peculiarità di un centro da ciò che, invece, è comune a un’intera
cultura diffusa. Tutte si trovano oggi al bivio di fronte alle grandi trasformazioni globali, in
bilico fra tradizione e innovazione, al centro della sfida di sapere conciliare i due
orientamenti opposti, di conservare la propria identità più autentica sapendosi trasformare.

La mostra, ad ingresso grtatuito, sarà aperta al pubblico da sabato 2 a domenica 10
settembre nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 18.00 alle 22.00; sabato e
domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00.

















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