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Modena: Cia, Assoagricoltori e Copagri su daini e cinghiali

“Il provvedimento della Provincia per ‘eradicare’ daini è stato sollecito ed è encomiabile, peccato che dopo anni che chiediamo di rimuovere il cinghiale nelle aree in cui danneggia l’agricoltura, ben più ampie di una azienda faunistica di poche centinaia di ettari, questa disposizione non sia mai stata attuata”.


Intervengono in questo modo le organizzazioni agricole Cia, Assoagricoltori e Copagri di Modena sostenendo che l’agricoltura debba essere tutelata dall’eccesso di selvatici invasivi ma rileva, con disappunto, “che la stessa sollecitudine con cui la Provincia ha licenziato una Determina in cui si autorizza l’abbattimento di pochi daini in una minuscola porzione di territorio, non sia stata adottata di fronte alle richieste dei coltivatori che hanno segnalato danni ben più ingenti nell’intero Appennino”.

I cinghiali arrecano annualmente danni per migliaia di euro nei territori collinari e montani, nonostante vi siano in atto piani di contenimento. “Interventi, insistono Cia, Assoagricoltori e Copagri – che anche quest’anno la Provincia ha autorizzato con mesi di ritardo rispetto alle reali esigenze e con balzelli tali da impedire alle squadre abilitate di realizzare abbattimenti efficaci”.

Infine le organizzazioni agricole denunciano un “arbitrario” coinvolgimento dell’Amministrazione provinciale nei confronti di una parte dell’associazionismo agricolo. “E’ inaccettabile che solo alcune organizzazioni professionali siano puntualmente informate dalla Provincia su queste tematiche, mentre altre, come noi, lo debbono apprendere dai mezzi di stampa”.

A Modena, ad esempio nel 2005 sono stati censiti circa 800 daini e quasi 15 mila caprioli mentre il numero dei cinghiali è decisamente superiore – concludono le associazioni – e le lamentele dei produttori danneggiati dalle incursioni dei cinghiali riguardano territori montani e collinari estesi per migliaia dei ettari”.

















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