“Lo vadano a chiedere a chi vive nei quartieri a rischio, dello spaccio e della malavita straniere, a chi è stato stuprato, derubato, coinvolto senza volere nelle guerre tra bande, o a chi è stato costretto a cambiare la sede della propria attività perché soffocata dalla presenza extracomunitaria che inibisce la clientela, se l’immigrazione incontrollata che vuole il Governo Prodi è una risorsa”.
L’On. Isabella Bertolini di Forza Italia, già relatrice parlamentare della legge sull’immigrazione varata dal Governo Berlusconi, sta sulle barricate contro le politiche dell’immigrazione del Governo che sta pagando un prezzo altissimo ai diktat della sinistra radicale ed al cieco ed interessato terzomondismo di certa parte cattolica.
“Gli stolti già pesano e si spartiscono i voti nella vana speranza che, dopo avergli concesso tutto e di più, gli immigrati extracomunitari, diventati cittadini con la scorciatoia, siano il loro nuovo serbatoio di consensi. Sono solo degli illusi. Perché, per esempio gli islamici per primi, come è stato ampiamente sostenuto, formeranno propri partiti, probabilmente su posizioni radicali, che potrebbero diventare l’ago della bilancia per amministrare molti comuni in molte regioni del Paese dove la loro presenza è consistente. E allora dove andremo a finire, a quali principi dovremo venire meno?”
L’On. Bertolini punta quindi il dito “sull’irresponsabilità di una classe dirigente del centro-sinistra che non si cura minimamente della catastrofe che stanno preparando per la comunità nazionale anche sul fronte del welfare. Ministri, sindacati e partiti della sinistra non dicono che con i ricongiungimenti indiscriminati, e quindi l’arrivo di persone di età, nonni, genitori di immigrati, le risorse dei servizi sociali andranno al collasso ed allora addio a servizi aggiuntivi e di qualità per i nostri anziani, per le famiglie e per i disabili”.
“Il Governo Prodi – conclude la parlamentare Azzurra – fa di questa politica una bandiera che, se dovesse passare perché la gente non ne è informata o perché è sapientemente raggirata dal tam tam della propaganda, dovrà essere listata a lutto. Segnerà infatti la fine dell’Italia che noi conosciamo”.