“Avevamo detto che la situazione del quartiere Braida non si risolve con i comitati di esperti o con gli accordi tra Comune, Provincia e Regione, come volevano farci credere le forze politiche di centro – sinistra: purtroppo avevamo ragione. Ormai il vaso è veramente colmo, e l’episodio accaduto alla pattuglia della Polizia Municipale lo sta a dimostrare”.
“A questo punto gli Enti Locali dimostrino alla popolazione che il tempo dell’accoglienza e dei presunti diritti di questi immigrati è finito e che si deve iniziare a parlare chiaramente di doveri e di sanzioni, iniziando a bonificare la zona e a sgomberare i palazzi di Via Circonvallazione e di Via Adda, ricettacolo di spaccio e di criminalità.
La sinistra, che promuove iniziative come “Moschee aperte” o “Modena – Medina” e che da anni sostiene l’immigrazione attraverso l’elargizione di servizi sociali che gli italiani neppure si sognano, si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo e non si limiti, come al solito, a stracciarsi le vesti dopo l’ennesimo fatto gravissimo.
Occorre il pugno di ferro e occorre agire in fretta, prima che la situazione peggiori ancora.
Alla Polizia Municipale di Sassuolo e in particolare agli Agenti coinvolti va tutta la stima e la solidarietà del Gruppo di AN”.
(Luca Caselli – Capogruppo AN Sassuolo e Consigliere Provinciale)