I dati diffusi oggi da Confcommercio relativi ai consumi degli italiani, dimostrano come gli stipendi dei cittadini siano pressoché bloccati, mentre prezzi e tariffe continuino ad aumentare. Situazione questa che determina per i ceti meno abbienti la diminuzione dei consumi, che restano stabili solo per le fasce più alte.
L’aumento dei prezzi non è una semplice percezione – prosegue il Codacons – ma una realtà oggettiva che incide negativamente sulle spese degli italiani. Confcommercio non dovrebbe limitarsi alle tariffe bancarie, ai carburanti e alle bollette luce e gas, ma dovrebbe spiegare come mai i prezzi al dettaglio – anche se con incrementi inferiori rispetto gli anni passati – continuano a crescere.
Per far riprendere i consumi – conclude l’associazione – l’unica strada da seguire è quella di una sensibile riduzione dei prezzi al dettaglio, anche approfittando delle innovazioni in materia introdotte dal Decreto Bersani.