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Gran tour dell’Appennino emiliano in mountain bike

Si chiama “Gran Tour dell’Appennino” ed è una splendida cavalcata in mountain bike di 240 chilometri, lungo il crinale tosco-emiliano che da Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna, arriva a Pavullo, in provincia di Modena, attraversando i Parchi Regionali del Corno alle Scale e del Frignano.

L’itinerario cicloturistico in sei tappe è proposto da Emilia Romagna bike, il club di prodotto nato nel 2003 per valorizzare ed incentivare l’escursionismo su due ruote. Una settimana pedalando tra le praterie d’alta quota dell’Appennino emiliano, accompagnati dalle guide del “Centro Nazionale di mountain bike Cimone Mtb” la più grande scuola italiana di mountain bike. “Per agevolare i partecipanti noi provvediamo ad organizzare alloggio e trasferimenti e anche il trasporto dei bagagli – spiega Gianni Barbieri di Cimone Mtb – per cui l’unica preoccupazione dei bikers è quella di pedalare, guardandosi attorno per gustarsi al meglio gli stupendi paesaggi dell’Alto Appennino”. I pacchetti offerti per gruppi di 6-12 persone prevedono una quota di iscrizione a partire da 565 euro a testa e comprendono oltre all’accompagnamento della guida, sette giorni di mezza pensione, sistemazione in hotel a due-tre stelle in camere doppie con servizi (supplemento per degustazioni, trasporto bagagli, noleggio biciclette).
Per i biker più evoluti c’è anche la possibilità di scaricare sul proprio palmare l’intero itinerario mappato su gps (Mtb Appennino). Il periodo migliore per effettuare il Gran Tour dell’Appennino in mountain bike è quello estivo, da giugno ad ottobre. Occorre avere un buon allenamento per sostenere distanze che possono superare i cinquanta chilometri al giorno (dislivello complessivo: 6.580 metri).

Percorso

Il Gran Tour dell’Appennino parte in territorio bolognese a Lizzano in Belvedere e sale lungo le valli del Dardagna verso il Corno alle Scale; da qui costeggia il lago Scaffaiolo e il lago Pratignano per poi ridiscendere a Fanano. Si percorre l’alta valle del Canevare per raggiungere passo Serre e scendere al castello di Sestola da dove si prosegue per Montecreto. Da qui inizia la lunga salita sulla via dei monti fino al lago della Ninfa e a Pian Cavallaro (M.Cimone) da dove in mezzo a panorami mozzafiato si scende a Fiumalbo, incantevole paese di origine. Dopo il trasferimento a S.Anna Pelago in pulmino e si riparte affrontando la dura salita che porta nuovamente sul crinale Tosco-Emiliano in località S.Pellegrino in Alpe. Si prosegue per Passo delle Radici e Passo del Giovarello, si scende a Piandelagotti e si risale fino a S.Anna Pelago. Ci si immette sulla via Vandelli l’antica via ducale che un tempo collegava Modena alla Versilia, fino a raggiungere il monte Cantiere e proseguire su sentieri dell’altopiano fino a le Piane di Mocogno. L’ultima tappa prosegue lungo la via Vandelli e, superato il paese di Lama Mocogno, si inoltra nei boschi di Monzone (Ponte del Diavolo) per poi raggiungere il castello di Montecuccolo e ridiscendere a Pavullo. Info: Tel. +39.0536.325586 –
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