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Modena: pronto soccorso e sistemi d’emergenza

La gestione del sistema emergenza-urgenza in tutta la Provincia è problema complesso e molto delicato. Nel caso di Modena, poi, l’attivazione un anno fa del nuovo ospedale di Baggiovara ha portato, oltre ad un miglioramento netto del servizio di emergenza, anche alla necessità di meglio integrare le strutture presenti sul nostro territorio. Va comunque precisato che siamo ad un solo anno dall’avvio del nuovo ospedale, quindi il processo non può certo dirsi concluso, anche se i dati indicano un sostanziale rispetto della programmazione.

“Lo stesso Pronto soccorso del Policlinico -afferma l’assessore alla salute Simonia Arletti- sarà ampliato e dislocato in modo più razionale, ad esempio con un accesso diverso da via Emilia, per meglio rispondere alle esigenze delle urgenze. Ma l’emergenza-urgenza non la si affronta solo col Pronto Soccorso. Il tema dell’aumento degli accessi alle strutture, infatti, è comune a tutta la Regione e si tratta di una tendenza non sempre legata ad una effettiva urgenza. Il problema va quindi affrontato non solo con adeguamenti di personale nei posti di Pronto Soccorso, pur necessari, ma anche rafforzando la medicina del territorio”.

L’obiettivo è di riuscire a rispondere ai casi meno gravi (codici bianchi) con ambulatori di continuità assistenziale aperti il sabato e la domenica, quando il medico di famiglia non c’è. E’ la scelta intrapresa anche a Modena e che nel 2005 ha portato 3200 cittadini ad accedere all’ambulatorio aperto dalla cooperativa di medici di medicina generale Mdf di via Rainusso. Ben 12000 sono stati invece gli utenti della guardia medica cittadina aperta tutte le sere ed anche il sabato e la domenica: struttura con accesso dall’ingresso principale del Policlinico che accoglie anche i casi meno gravi del pronto soccorso. Entro il 2006, inoltre, dovrebbe aprire un secondo ambulatorio di continuità assistenziale nella zona est della città, sempre attraverso la collaborazione e disponibilità dei medici di famiglia.

“E’ certo che dovremo fare ulteriori sforzi per migliorare le strutture di Pronto Soccorso -conclude l’assessore Arletti- ma allo stesso tempo dovremo sviluppare e far meglio conoscere ai modenesi i servizi presenti sul territorio: risposte più vicine per le esigenze ordinarie, centri di eccellenza per le prestazioni di vera emergenza e di alta specializzazione. Credo sia questa la risposta più corretta alle necessità che i cittadini ci rappresentano”.
















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