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Al via ‘Tra-Monti’ sull’appennino reggiano

Il Festival “conFusion&” è uno dei momenti più intensi della programmazione musicale della nostra provincia. Organizzato da Ater, ha fin dai suoi esordi sviluppato una linea di proposte fortemente legata alle suggestioni del nostro territorio come dei territori più lontani. Nasce in modo quindi naturale quest’anno una sinergia con la prima edizione della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia, progetto che nel proporre modalità innovative nei rapporti tra le comunità e luoghi da esse abitati vuole anche catalizzare nuovi temi all’interno di esperienze già in itinere per sviluppare ulteriori scenari nella riflessione sul Paesaggio.


Il Festival “conFusion&”, scaturito dalla felice mano di Giovanni Lindo Ferretti, diventa quindi da questo 2006 il Festival “Tra-Monti”, e non poteva essere altrimenti, se lo stesso Ferretti ebbe a scrivere: Sono stato travolto dal “paesaggio”. Ho cominciato a percepirlo come entità, magnifica. In grande trasformazione. Non ciò che era, ciò che è rimasto, ciò che potrebbe essere ma ciò che è, per quello che è, per come è. Da allora tutta la mia vita reale, i miei interessi, il mio studiare sono finalizzati a questo luogo: la fascia del crinale. La sua esistenza in atto.

Montano, come gli avi miei, ma in un percorso di ritorno che rifugge l’abbandono, la mitizzazione quanto lo svilimento. Ne riconosco i limiti, le incapacità, la tenacia e la forza. Come i pastori d’un tempo mi guadagno da vivere, per la mia casa, transumando.

Pascolo e allevo pensieri, musica, cultura, capacità organizzative, al posto delle greggi e vendo CD e scrittura al posto di ricotta e formaggio. I miei guadagni li investo nella mia vita montanara, quelli economici e quelli determinati dalle conoscenze acquisite, il sapere, le capacità.



Di anno in anno il festival ha visto aumentare il suo pubblico variegato disposto a incamminarsi in luoghi dove si arriva a piedi, o a cavallo, oppure dove si suona su crinali di roccia. Come ad esempio a Pratizzano, dove suoneranno i Butteri d’Alta Maremma, o sulle rive del Lago della Bargetana con la musica della Mongolia, dove i sussulti dell’acqua accompagnano sonorità provenienti da un altrove lontano.
Il territorio e gli eventi interagiranno, le genti e le musiche e le anime daranno origine a momenti di paesaggio irripetibili, le comunità e il paesaggio vivranno un proprio destino condiviso, così come nello spirito della Biennale viene auspicato.



In programma dal 24 giugno al 15 agosto sono una serie di concerti e spettacoli di artisti e gruppi provenienti dalla migliore tradizione musicale italiana e straniera come PGR, Quintetto Adria, D’Esperanto Quintet, Circo Diatonico, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Butteri d’alta Maremma, Borte (Mongolia), Funk.

TRA-MONTI si apre a Castelnovo ne’ Monti, ai piedi della Pietra di Bismantova, scelta come luogo simbolo/agorà di questo festival musicale. Nel piazzale della Pietra sabato 24 giugno – alle ore 21,30 – la PGR, (Giorgio Canali, Giovanni Lindo Ferretti, Gianni Maroccolo), proporrà un concerto con canzoni tratte dal lungo percorso artistico della band iniziato prima con i CCCP, proseguito poi con i CSI e sfociato nell’esperienza dei PRG-Per Grazia Ricevuta. Il gruppo ha cominciato nell’ottobre 2005 la composizione del nuovo album che vedrà la luce a primavera 2007.



Seguiranno altri 10 appuntamenti nei suggestivi palcoscenici naturali e architettonici di Cerreto Alpi, Carpineti (Castello), Cervarezza (Busana), Casina (Castello di Sarzana), Pratizzano, Ligonchio (centrale Enel e lago della Bargetana), Collagna (sorgenti del Secchia). L’ultimo appuntamento sarà a ferragosto in Piazza Peretti a Castenovo ne’ Monti (ore 21.30) con Funk Off, la migliore marchin’ band italiana, grande scoperta di Umbria jazz 2003.



La ridente località di Cerreto Alpi, domenica 25 giugno alle 17,30, sarà il teatro della data dedicata al Quintetto Adria, composto da Maria Mazzotta (voce), Claudio Prima (organetto, voce), Redi Hasa (violoncello), Emanuele Coluccia (sax tenore e soprano), Alessio Borgia (batteria). In questo progetto, se l’organetto e il violoncello sono i portabandiera timbrici della tradizione musicale salentina da una parte e albanese dall’altra, la voce sembra diventare il punto d’incontro che per un momento può mettere in accordo linguaggi profondamente diversi ma vicini, nelle assonanze e nei respiri. Si congiunge la ricerca condotta in questi anni dai singoli musicisti volta a reinterpretare in chiave personale le melodie e i ritmi di una tradizione che dà sempre più respiro alle sensibilità musicali ‘moderne’, che ne esaltano l’intensa forza evocativa.



Sabato 8 luglio sarà il Castello di Carpineti, con le sue arcaiche atmosfere, a ospitare il D’esperanto Quintet, formato da Paolo Simonazzi (ghironda, organetto diatonico, mandoloncello), Patrick Novara (oboe, bombarda, cornamusa, flauti), Riverberi Emanuele (violino), Filippo Chieli (viola, violino), Umberto Fabi (voce). La formazione nasce nel 1998 ed è fondata e diretta da Paolo Simonazzi, noto polistrumentalista nell’ambito della musica tradizionale.

L’intento del gruppo è quello di ripercorrere le melodie e le danze della tradizione europea, in un cammino che muove dalle nostre radici (Appennino emiliano) per ricollegarsi alla comune matrice dell’Europa occidentale. Accanto a questo repertorio il gruppo affianca infatti composizioni “in stile”, ben studiate per sottolineare i più intensi passaggi musicali o per completare l’atmosfera delle ballate.



Allegria ma non superficiale spensieratezza, unita a creativa malinconia, saranno evocati dal Circo Diatonico, con Clara Graziano Organetto, voce, Gigi Capone Giocoliere, Gabriele Coen Sax Soprano & Clarinetto, Giovanni Lo Cascio Batteria & Percussioni, Rosario Liberti Basso Tuba & Trombone, Andrea Pandolfo Tromba & Flicorno. La magia del circo, la poetica del viaggio continuo, il brivido del trapezio, la baraonda anarchica del clown, l’eleganza incosciente dell’equilibrista trasferite in musica, in un funambolico swing gitano che non è insensibile ai richiami della musica popolare italiana, del klezmer e del jazz. Sede più consona piazza I° Maggio a Cervarezza (Busana), venerdì 14 luglio.



Sempre venerdì 14 luglio, al Castello di Sarzano (Casina), sarà la volta del duo Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso). La coraggiosa formazione nasce quasi per gioco nel 2003. Lei è una cantante con alle spalle studi di canto classico e musica antica e varie esperienze nel rock, nel pop e nel jazz, lui il contrabbassista degli Avion Travel e “Musica Nuda” è il titolo che danno al loro progetto di voce e contrabbasso.



Pratizzano di Ramiseto, domenica 23 luglio, accoglierà invece uno spettacolo di grande impatto anche acrobatico. L’Associazione Butteri dell’Alta Maremma proporrà varie dimostrazioni di antichi giochi equestri tipici della Maremma come il Gioco della rosa, la Staffetta, il Carosello. I Butteri sono personaggi dall’alone eroico, che con i loro cavalli, hanno affrontato più di ogni altro la natura ostile e selvaggia della Terra di Maremma. Il Buttero guida il suo cavallo con una sola mano, stringendo nell’altra l’uncino, il bastone dalla forma tipica che usa nel lavoro quotidiano per aprire e chiudere cancelli, pungolare il bestiame ecc.



Di nuovo di scena Giovanni Lindo Ferretti lunedì 24 luglio, in piazza Peretti a Castelnovo ne’ Monti. Tra-Mare / Tra-Monti è il nuovo progetto che vede insieme le sue composizioni, le invenzioni e la voce con le sue originali scansioni ritmiche e melodiche e le composizioni, le invenzioni e l’energia dell’organetto di Ambrogio Sparagna. Insieme a loro altri validi musicisti, tra cui il virtuoso di mandola pugliese Mimmo Epifani, tutti insieme “in viaggio” per realizzare un originalissimo spettacolo dedicato alle piazze e ai repertori di strada e di animazione.



Alla centrale dell’Enel di Ligonchio ennesimo approccio originale alla performance contestualizzata in un paesaggio autoctono: “Pascolare parole, allevare pensieri”. Un palcoscenico spoglio, luci bianche, quattro seggiole, la voce legge, recita, salmodia, canta, due voci all’unisono, a controcanto, a contrasto, voce suono, voce senso, il racconto di una regressione genetica da casa nel mondo e dal mondo a casa, transumanza nello spazio e nel tempo. Protagonisti di questo appuntamento fissato per domenica 30 luglio sono Giovanni Lindo Ferretti voce, senso, Lorenzo Esposito Fornasari canto, Raffaele Pinelli organetto, Ezio Bonicelli violino.



Doppio appuntamento poi, sabato 12 e domenica 13 agosto, sempre alle ore 16, con Borte – Nuova musica dalla Mongolia. Il quintetto di BORTE è formato da virtuosi di strumenti tradizionali ed è assimilabile ad una vera e propria formazione “da camera” della quale fanno parte eccezionali esecutori di morhin khoor (strumento ad arco dalla caratteristica forma a ferro di cavallo simile al nostro violoncello), contrabbasso a tre corde e yatga (arpa popolare). L’amalgama sonoro e timbrico risulta molto esotico ed affascinante e fa da tappeto per le voci in stile khoomi, la tradizionale modalità del canto mongolo di emettere una voce di gola che permette di rendere molto distinti gli armonici, alti e bassi, della linea melodica che viene cantata.



Infine, martedì 15 agosto alle 21,30, toccherà a FUNK OFF, la migliore marchin’ band italiana, l’ultima grande scoperta di Umbria Jazz, di chiudere questa edizione di Tra-Monti. Si tratta di uno scatenatissimo gruppo di quindici elementi che rilegge ed ammoderna la lezione di New Orleans e delle bande folkloristiche italiane in nome di George Clinton, Maceo Parker, James Brown ma anche di Frank Zappa o delle nuove tendenze hip – hop e jungle, unendo alla musica il movimento e la coreografia. Un lavoro sull’analisi e sullo sviluppo del suono della banda che arriva ad essere estremizzato in tutte le sue componenti, sia armonica che timbrica che ritmica. Un progetto in cui lo show e l’energia potente del gruppo si fonde con la musica, musica da ascoltare e da vedere ma anche da ballare (come il jazz della swing-era e la musica funky e soul), soprattutto quando la cassa va in quattro e parte la dance music.



TRA-MONTI è il frutto dell’incontro della Biennale del Paesaggio voluta dalla Provincia di Reggio Emilia con ATER, è promosso dalla Regione Emilia Romagna, dalla Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, dall’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano (Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto), Castelnovo ne’ Monti, Casina, Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.


Per informazioni:

info.tramonti@email.it
















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