“I tumori sono un problema sanitario di grande rilievo: in Emilia-Romagna ogni anno si ammalano 28mila persone. Il problema dunque merita grande rispetto e gli interventi di prevenzione e di cura per queste patologie sono una priorità per ogni Servizio sanitario e più in generale per le politiche pubbliche”.
L’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni, interviene nel merito dei manifesti apparsi a Ferrara che indicano un primato della città estense a livello nazionale per incidenza dei tumori. “I dati epidemiologici sui tumori (incidenza e mortalità) – osserva – forniscono informazioni fondamentali che vanno analizzate per avviare adeguati programmi di prevenzione, ma vanno usati con cautela e rigore scientifico, evitando ogni loro uso strumentale e distorto”.
La situazione epidemiologica di tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, spiega l’assessore, è costantemente monitorata e aggiornata. Tant’è vero che la regione si è dotata di un efficace sistema di registrazione dei casi di tumore: “I dati sull’incidenza delle malattie oncologiche sono rilevabili solo attraverso i Registri tumori, purtroppo non presenti in tutta Italia. Mentre a livello nazionale i Registri tumori coprono solo il 25% della popolazione, a livello regionale il dato sale fino al 75%, per cui non esistono informazioni scientificamente esaustive per una comparazione nazionale. E improvvisare delle graduatorie può significare addirittura capovolgere la realtà, rilevando più ammalati solo perché si fa più diagnosi precoce.
“Questo è tanto più vero – spiega l’assessore – se si considera che l’Emilia-Romagna oltre a un consolidato sistema di registrazione dei casi di tumore, ha anche promosso e sostenuto le migliori tecniche di diagnosi precoce: nella nostra regione sono attivi da tempo programmi di screening per i tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto, con livelli altissimi di copertura della popolazione a rischio, consentendo di identificare precocemente un alto numero di tumori in stadi molto precoci al fine di favorire più efficaci interventi di cura”.
“Tutto ciò premesso – continua l’assessore – va altresì rilevato che, se è vero che l’incidenza di alcuni tipi di tumore (colon-retto, mammella, tiroide) è più alta in alcune zone dell’ Emilia-Romagna tra cui Ferrara rispetto alle poche altre aree nazionali coperte dai registri tumori, è altrettanto vero che le cose cambiano se si esaminano i dati sulla mortalità. Nella classifica che registra la mortalità “per tutti i tumori”, Ferrara si colloca al 17° posto per quanto riguarda le donne e al 21° per gli uomini”.
“La riduzione continua della mortalità per tumore, sia nel territorio di Ferrara che in tutta l’Emilia-Romagna – osserva Bissoni – così come il progressivo incremento della sopravvivenza delle persone cui viene diagnosticata una neoplasia, sono la migliore testimonianza di quanto siano efficaci i programmi di diagnosi precoce e gli interventi terapeutici, e costituiscono il riscontro più significativo rispetto all’impegno del Servizio sanitario regionale. A questi impegni si affiancano i tanti interventi ambientali e infrastrutturali promossi da Regione ed enti locali e le esperienze dei Piani per la salute, un progetto originale della nostra regione che a Ferrara è stato particolarmente sviluppato, anche in relazione alla piena consapevolezza del contesto ambientale, sociale e provinciale, per realizzare incisivi interventi di prevenzione primaria e politiche di promozione della salute”.


