E’ stato iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di maltrattamento in famiglia e omicidio volontario U.S., figlio di A.C., la donna di 80 anni morta domenica dopo un mese e mezzo di agonia all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Per i medici e per gli inquirenti le lesioni sul corpo dell’anziana non sono compatibili con la “caduta accidentale” di cui, secondo il figlio, sarebbe rimasta vittima la donna nella casa di via Mirasole in cui i due vivevano.
Ora saranno i risultati dell’autopsia, disposta dal pm della procura di Bologna Enrico Cieri e affidata al medico legale dott.Michele Romanelli a chiarire le possibili cause della morte.
Intanto i poliziotti della squadra mobile di Bologna hanno sequestrato nella casa diversi oggetti per cercare di stabilire se possano essere stati usati come corpo contundente nei confronti dell’anziana.
Quando venne ricoverata al Sant’Orsola l’anziana presentava escoriazioni, ecchimosi e fratture al costato che suscitarono le perplessità dei medici, che non le ritennero compatibili con la versione dei fatti fornita dall’uomo, quella di una caduta in casa (dove non ci sono scale). Inoltre il figlio dell’anziana aveva un alito fortemente vinoso, e anche questo dettaglio mise fortemente in allarme medici e personale di polizia cui venne subito segnalato il caso.
