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Anceschi ancora su festa multietnica e iniziative Braida

Vorrei ringraziare la stampa che ha pubblicato il comunicato di ieri e quei giornali che obiettivamente hanno esposto la cosa. Ieri mi sono dimenticato di dire che conosco da anni un giornalista coinvolto domenica e che stimo e apprezzo la sua professionalità e spero la cosa sia reciproca e per questo le mie scuse sono ancora più sentite.


Nella confusione e agitazione di questi giorni ho notato solo ieri sera la presa di posizione della sinistra giovanile apparsa solo su Sassuolo 2000 e condivido con loro la preoccupazione per la mancata risposta, ad oggi, dell’amministrazione sugli ambiziosi progetti di iniziative giovanili previsti nel parco di braida,
condivido anche la volontà di sconfiggere la cultura del diverso. (vedi articolo)


Visto le difficoltà lamentate nello stesso comunicato sono ad informare che il Centro Studi per l’unità popolare Salvador Allende, che già ha organizzato iniziative col patrocinio del Comune di Sassuolo (in particolare “autore intervista autore con Elio Veltri e Ugo Cornia) e le ha organizzate proprio in zona Braida (presso la SAT) proprio perché ritiene sia importante portare messaggi e presenze positive in quella zona in maniera continuativa, già impegnato, assieme a tanti altri, come sapete nell’organizzazione della festa/incontro multietnico ormai famosa, dà la propria disponibilità a partecipare ad organizzare eventi a Braida assieme a tutte le associazioni, gruppi e singoli sensibili al problema ed orientati verso la sconfitta della cultura del “diverso”.
Preoccupa il fatto che la richiesta di incontro urgente col Sindaco fatta da me e Lapadula per concordare il nuovo permesso per la festa/incontro multietnica rinviata causa maltempo abbia ottenuto risposta solo ora alle 13,35 e che la riunione non possa avvenire prima di venerdì 5 maggio. Il commento negativo è dovuto al fatto che protrarre i tempi vuol dire ingenerare insicurezza non permettere una informazione sull’evento ampia e capillare, determinando così una minor partecipazione o volere ritardare il più possibile la manifestazione. Comunque ognuno si assumerà la responsabilità del proprio comportamento. Sono ad informare che la richiesta fatta pervenire ieri volge ad avere ubicato il palco dove previsto per le manifestazioni patrocinate dal Comune e gli stessi spazi concessi per queste iniziative, proprio per una pari dignità che crediamo debba essere alla base della attività di una amministrazione democratica. Allo scopo non abbiamo difficoltà a confrontarci con l’associazione dei volontari del parco chiedendo però la presenza della Amministrazione come proprietaria dell’area stessa.
Credo comunque che se per una “rissa verbale” come stamane traspare anche dai giornali, perché comunque di questo si è trattato, non si debba più svolgere una iniziativa, in un paese dove politici di primo piano lanciano slogan in manifestazioni come “chi non salta italiano è” ed invettive dal palco, mostrano magliette capaci di scatenare disordini all’estero; In un paese dove allo stadio succedono disordini e risse fisiche si punti il dito su un fatto che comunque mi riservo di commentare più ampiamente nella tavola rotonda che indiremo, si voglia togliere la speranza di un mondo migliore a tanti cittadini che si stanno muovendo, autorganizzando senza fondi ma con tanta volontà, beh la nostra democrazia vacilla…
Insomma risse verbali si sono svolte più e più volte anche in parlamento ma mai si è pensato di chiuderlo….



Sergio Anceschi (Comitato promotore)
















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