E’ tornata a casa, Alham, una bambina irachena di 4 anni affetta da una grave cardiopatia congenita. La piccola, giudicata non curabile presso le strutture ospedaliere della provincia di Dhi Qar,
all’inzio del mese di marzo è stata inviata assieme al padre in Italia per essere sottoposta a controlli e cure.
Giunta a Modena, Alham è stata accolta dall’equipe medica di una struttura ospedaliera e dal locale Comitato della Croce rossa italiana che si sono
rispettivamente fatti carico delle specifiche cure e dell’assistenza sanitaria nella fase di degenza.
Grazie al protocollo d’intesa tra la Croce Rossa Italiana e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri, i militari della cellula J9 e della Task Force CIMIC (deputati alla cooperazione civile-militare), una volta individuato il caso della giovanissima paziente, hanno potuto
avviare le articolate procedure che consentono a civili iracheni affetti da gravi patologie di essere curati in Italia.
Oggi, la piccola Alham è tornata a casa. Padre e figlia sono atterrata all’aeroporto militare di Tallil dove, ad attenderli, c’erano i militari dell’Italian Joint Task Force. Poi hanno proseguito il loro viaggio verso Al Bahta, villaggio 30 chilometri a ovest di An Nasiriyah, dove hanno potuto
riabbracciare i loro cari.
