Per gli scacchi italiani al femminile è un momento magico. La campionessa mondiale nel gioco per corrispondenza (una specialità nella quale le mosse vengono scambiate per posta) è azzurra: Alessandra Riegler, 44 anni, insegnante in una scuola di Sassuolo, nel 2005, si è imposta al termine di un ciclo di tornei che, tra gironi eliminatori e finali, era durato dodici anni.
Non era mai accaduto che una giocatrice italiana salisse così in alto in una manifestazione scacchistica. La sua performance è un buon biglietto da visita per l’ Italia alle prossime
Olimpiadi di Torino 2006, una competizione in cui come al solito, fra le 150 squadre in lizza, partiranno come favorite le selezioni dei paesi dell’Est europeo. Per gli azzurri – dicono gli esperti – sarebbe già un risultato eccezionale piazzarsi fra le prime venti della classifica.
Ci sarà poi una giocatrice di undici anni nella squadra nazionale femminile che tra un mese prenderà parte alle Olimpiadi di scacchi in programma in maggio a Torino. Marina Brunello, bergamasca, si è qualificata a sorpresa nel torneo preolimpico che si è chiuso ieri a Frascati (Roma), e farà parte della squadra B.
Marina non è l’unica giovanissima che l’Italia potrà far scendere in campo. A superare la selezione di Frascati, infatti, c’è stata anche la quindicenne Marianna Chierici, di Reggio Emilia, oltre alla palermitana Teresa Arnetta e alla veneziana Veronica Goi (entrambe di 25 anni). La
verde età non deve stupire, visto che negli scacchi ad alto livello, a differenza di quanto avveniva in passato, ragazzi e adolescenti sono sempre più numerosi e in grado di competere vittoriosamente con i giocatori navigati.