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Falcone (Cisl): fiducia su Sassuolo

“Sassuolo può tornare a essere famosa nel mondo come la capitale delle piastrelle, purché affronti e risolva le contraddizioni sociali che oggi ostacolano uno sviluppo autentico e un benessere diffuso”. Lo afferma il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone, che accoglie e rilancia l’appello al “lavorare insieme” lanciato dal sindaco Pattuzzi per superare l’emergenza di queste settimane.

“Sassuolo non è in mano alla delinquenza e al malaffare, – sostiene Falcone – anche se è innegabile che molti si stanno arricchendo alle spalle della povera gente. Gli affitti esosi (anche 600 euro al mese per 35-40 mq) sono di fatto favoriti dalla legge 431/98 che ha introdotto il libero mercato nella locazione. Ne sono vittime non solo gli stranieri, ma tutti coloro che sono costretti a cercare un appartamento al di fuori dei canoni concordati. Questa legge va cambiata perché rappresenta la prima causa di povertà per molte famiglie e singoli lavoratori, oltre che una fonte di reddito per speculatori senza scrupoli, quasi sempre italiani”.

Il segretario della Cisl è convinto che si possa uscire dall’attuale situazione, affrontando l’immigrazione come un fenomeno naturale e non emergenziale, pur nella consapevolezza che ci sono problemi di ordine pubblico. Per superare le attuali difficoltà, però, occorre che il Comune di Sassuolo e l’Associazione dei Comuni del distretto ceramico coinvolgano Regione e Provincia in un’assunzione di responsabilità, convochino le associazioni di categoria e i sindacati per definire un patto territoriale che, responsabilizzando tutti gli interlocutori, affronti l’insieme dei problemi dell’area: da quelli produttivi a quelli economici, da quelli sociali a quelli culturali.

“Dal modello di sviluppo che disegniamo per i prossimi anni discende anche la soluzione dei problemi di ordine sociale, non solo degli immigrati, ma dell’intera comunità sassolese – spiega Falcone – Quanto a via Adda, bisogna ridare serenità ai cittadini che vi abitano e a quelli che si servono dei servizi ivi ubicati, a partire dagli oltre 20 mila lavoratori, pensionati e stranieri che si rivolgono ogni anno agli uffici della Cisl. Oltre alle azioni di ordine pubblico, utilissime per ripristinare la legalità, occorre rendere nuovamente vivibile quella zona partendo dal rispetto dei regolamenti comunali e condominiali, delle elementari norme di convivenza. Il tutto accompagnato dal continuo contrasto nei confronti di chi viola le regole”.

Il segretario della Cisl sollecita anche il superamento, in via eccezionale se necessario, dei vincoli burocratici e territoriali allo scopo di ridare decoro alla strada attraverso il ripristino del verde pubblico e dell’illuminazione, la raccolta quotidiana dei rifiuti e il lavaggio della strada, la ripulitura dei balconi e la tinteggiatura dei muri, la riparazione degli ascensori e la riapertura dei lucernari. “Lo dobbiamo ai tanti cittadini onesti che abitano in quell’edificio e che subiscono non solo le angherie dei delinquenti, ma anche le conseguenze del degrado. Oggi – continua Falcone – paghiamo il lassismo di molti anni e purtroppo siamo costretti a fare in pochi mesi quello che non è stato fatto in un decennio. La decisione di istituire un servizio di vigilanza notturna in collegamento diretto con le forze dell’ordine potrà senz’altro incoraggiare i cittadini onesti al rispetto delle più elementari regole di convivenza. Da parte nostra – conclude il segretario della Cisl – continueremo a offrire il nostro contributo per vincere l’emergenza e tornare finalmente alla piena normalità”.
















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