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Andrea Giani in visita al Nuovo Ospedale di Sassuolo

Lui è Andrea Giani: da dieci anni protagonista della pallavolo modenese e con oltre 400
presenze nella squadra nazionale, è un modello per tutti gli appassionati di sport: un atleta
completo e versatile, punto di riferimento per la propria squadra.

Loro, i volontari dell’associazione Amici per la Vita, svolgono da anni attività di volontariato a
supporto delle famiglie dei malati terminali. Inoltre, hanno donato all’Ospedale, in memoria
della piccola Giulia Bellei, un ecografo ed un elettroencefalografo.

Insieme, hanno regalato una giornata molto speciale ai bambini ricoverati nell’unità operativa di
Pediatria del Nuovo Ospedale di Sassuolo, che torneranno a casa con l’orgoglio di aver
incontrato personalmente un idolo dello sport locale ma soprattutto, bisogna augurarsi, con una
trasfusione di quell’entusiasmo e di quella determinazione che sono indispensabili per vincere
le partite importanti, specie quelle contro la malattia.

“Mi ha fatto piacere incontrare questi bambini che attraversano un’esperienza difficile come
quella dell’ospedale:” ha confermato Giani. “il contatto umano è sempre importante, ma in
queste situazioni può fare particolarmente piacere se un pezzo di mondo esterno viene a trovare
proprio te”.
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Nel corso della visita, il direttore dell’unità operativa di Pediatria Claudio Zanacca ha mostrato
ad Andrea Giani il reparto e le attrezzature che l’Associazione Amici per la Vita, di cui Giani
sarà testimonial, ha donato all’Ospedale.

“Al di là del piacere di collaborare con un’associazione come Amici per la Vita, molto attiva
nel supporto ai malati ed alle loro famiglie”, ha spiegato il dottor Zanacca, “è stato bello poter
fornire ai nostri piccoli pazienti l’occasione di un incontro così speciale: facciamo di tutto
affinché l’esperienza dell’ospedale sia il più divertente e stimolante possibile per i bambini, al di
là degli aspetti clinici. Abbiamo una sala giochi, delle maestre, le educatrici ed anche dei
volontari che vengono ad animare il tempo libero dei nostri piccoli pazienti proponendo loro
attività creative e percorsi educativi. Ed oggi, anche il contatto con un mondo positivo come
quello dello sport, che aiuta tutti a vivere meglio”.

















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