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Policlicnico Modena ‘opportunità per nuova sede Ausl’

“Non è ancora stata completamente maturata da parte dell’Ausl l’ipotesi di abbandonare il progetto di insediare un proprio centro di uffici e servizi nell’area ex Fonderie, anche se è una delle ipotesi più probabili che si stanno prospettando”.

“E’ comunque evidente che la collocazione non può essere indifferente rispetto alla presenza di servizi di supporto, viabilità adeguata, parcheggi sufficienti e disponibilità di un efficiente servizio di trasporto pubblico. L’Amministrazione Comunale ha perciò ritenuto opportuno suggerire una attenta valutazione dell’opportunità di insediarsi nell’area del Policlinico e di individuare per il distretto di base una collocazione a ridosso del Centro Storico a Ovest”. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alla Pianificazione e gestione del Territorio Daniele Sitta, rispondendo ad un’interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva di valutare “se il progetto originario della sede dei servizi e degli uffici sanitari non possa essere mantenuto, aggiornandolo e rendendolo compatibile con la nuova destinazione della Palazzina delle ex Fonderie come ‘Luogo della memoria’ che la Giunta stessa ha assicurato di voler conservare” e di valutare “se questa non rimanga la soluzione più idonea per garantIre una funzione pubblica di insieme all’intero complesso delle ex Fonderie, Palazzina e capannoni compresi, fuori da ogni logica di residenza e di attività commerciali, sulla base di un progetto che avrebbe tempi rapidi di realizzazione sia per il luogo della memoria sia per una sede dei servizi sanitari comoda ed accessibile ai modenesi, in quanto inserita nel tessuto urbano esistente”.

Nell’interrogazione Flori ricordava che “nel recente dibattito in Consiglio comunale sulla destinazione dell’area delle ex Fonderie è stato riferito dalla Giunta che devono essere avviati contatti con la Ausl di Modena per concordare la sede unica della Azienda e dei servizi sanitari in alternativa al progetto originario, con una preferenza per una soluzione dentro l’area del Policlinico. Nel frattempo, però, risulta che la Ausl ha esperito un bando pubblico per la ricerca di un immobile di 3000 metri quadrati, mentre da informazioni raccolte negli ambienti della intermediazione immobiliare sarebbe alla ricerca in realtà di ben 12000 metri quadrati, che sono quelli corrispondenti alla proposta della sede nelle ex Fonderie. Questi fatti – ha aggiunto Flori – confermerebbero l’impressione che la Ausl non abbia l’intenzione di utilizzare una area interna al Policlinico, anche per le difficoltà che comporterebbe la demolizione dell’ attuale struttura del Poliambulatorio e la costruzione di nuovi Centri direzionali in verticale, secondo una ipotesi progettuale ventilata nei mesi scorsi. Poiché la unificazione in una sede unica di tutti gli uffici ed i servizi sanitari oggi sparsi per la città non rappresenta solo una soluzione di razionalizzazione per la Ausl, ma un elemento importante per rispondete alle esigenze dei cittadini – ha concluso Flori – si ritiene che la Amministrazione comunale non debba rimanere indifferente rispetto alla collocazione della nuova sede che non può essere trovata in zone della città prive di servizi e di difficile accesso”.

Sitta ha ripercorso l’iter che aveva portato l’Ausl ad orientarsi verso la scelta delle ex Fonderie, a partire dall’accordo di programma del 1998: “A distanza di otto anni da quella decisione l’Ausl ha effettivamente iniziato una discussione circa l’attualità di quella collocazione e non si esclude che possa giungere a decisioni diverse da quella di portare i propri uffici e i servizi all’interno di quell’area. La discussione peraltro non è ancora stata conclusa, né sono state formalizzate precise prese di posizione da parte dell’Azienda”. L’assessore ha sottolineato che “dal punto di vista sia urbanistico che patrimoniale la destinazione delle Fonderie ad altri servizi eventualmente diversi da quelli sanitari non desta particolari preoccupazioni e che il poter disporre delle ex Fonderie apre per il Comune di Modena diverse nuove opportunità per la valorizzazione e lo sviluppo della relativa area, che resta comunque uno degli obiettivi che questa Amministrazione si è posta e che indubbiamente è decisa a mantenere”.

Sitta ha anche ricordato che il bando pubblicato per la ricerca di un immobile di circa 3.000 metri quadrati. non è riferito alla sede definitiva che dovrà avere una dimensione minima di 12.000 metri quadrati, ma “risponde all’esigenza di reperire provvisoriamente una superficie idonea ad ospitare i servizi oggi collocati in via Canaletto e oggetto di prossima delocalizzazione in base al progetto che si pone l’obiettivo del recupero e risanamento edilizio e sociale del fabbricato denominato R Nord. L’Amministrazione Comunale – ha aggiunto – sta collaborando con l’Azienda USL alla ricerca della soluzione più idonea per la collocazione della propria sede e della sede distrettuale che dovrà ospitare i servizi di base per l’area Ovest, possibilmente nelle vicinanze del Centro Storico. E’ ovvio che la decisione finale sarà di competenza dell’Ausl. Il Comune, in questa fase, si limita a suggerire e sollecitare particolare attenzione rispetto alle problematiche di carattere sociale e urbanistico che coinvolgono una scelta di rilevante importanza per la città. Non solo perché saranno tra i 400 e i 500 i dipendenti USL che si insedieranno nella nuova sede, ma soprattutto perché accederanno ai servizi oltre 1000 cittadini ogni giorno”. Sitta ha quindi suggerito l’ipotesi di insediarsi nell’area del Policlinico e di individuare per il distretto di base una collocazione a ridosso del Centro Storico a Ovest, ricordando che l’area del Policlinico e stata recentemente oggetto di importanti investimenti infrastrutturali per aumentarne la dotazione di parcheggi e per riqualificare e potenziare i servizi di supporto e che altri rilevanti interventi sono in corso e in previsione a partire dal raddoppio del parcheggio ACI e dal potenziamento e velocizzazione della linea filoviaria 7 che entrerà in sede propria dentro l’area del Policlinico e si andrà a collegare con il parcheggio scambiatore dell’area universitaria.

A supporto del trasferimento al Policlinico, inoltre, Sitta ha detto che il “Piano Direttore”, cioè di riorganizzazione in seguito all’apertura del nuovo ospedale di Baggiovara, prevede la diminuzione dei posti letto e, conseguentemente, la riduzione di almeno 400 dipendenti e di 600 presenze al giorno tra degenti, visitatori e utilizzatori dei laboratori specialistici, a cui si aggiunge anche la previsione della demolizione dell’attuale Poliambulatorio che ha una superficie edificata di 14.000 metri quadrati: “A noi – ha commentato Sitta – pare quindi che una eventuale collocazione della sede AUSL nell’area del Policlinico risponda bene all’esigenza di ottimizzare i rilevanti investimenti infrastrutturali realizzati e in corso e di facilitare l’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini che troverebbero in una unica area tutte le risposte necessarie ai propri bisogni”. L’assessore ha poi dichiarato che “comunque, se l’Ausl non riterrà opportuna una collocazione nell’area Policlinico, è intenzione dell’Amministrazione comunale collaborare ad individuare un’altra area caratterizzata da presenza di servizi e facilità di acceso anche con il trasporto pubblico”.

Infine, sul tema dell’utilizzo delle Fonderie, l’assessore ha ribadito la volontà di creare un luogo della memoria dei fatti del 9 Gennaio 50 e della conservazione e divulgazione della tradizione culturale e professionale che ha caratterizzato l’eccellenza industriale del nostro territorio in tutto il secolo scorso. Oltre agli spazi da dedicare a questo obiettivo, vi è una precisa volontà dell’Amministrazione Comunale di collocare nell’area una parte dei propri uffici, come risultato finale di una operazione di razionalizzazione logistica che porterà il comune a concentrare all’Estense e alle Ex Fonderie (se l’AUSL confermerà la sua volontà di rinunciare all’area), oltre a Piazza Grande, tutti i servizi comunali. In fase di replica Flori ha ringraziato per l’ampiezza della risposta, ma non si è dichiarato soddisfatto perché “mi aspettavo l’indicazione di tempi precisi e di una sede definitiva. Per i cittadini avere tanti punti diversi di Ausl crea disagio. Non credo che la funzione dell’amministrazione sia solo di suggerire e sollecitare, sono convinto che in questo caso abbia un peso maggiore e quindi l’ìter va accelerato per arrivare ad una soluzione”. Secondo Flori, infine, la soluzione delle ex Fonderie continua a rimanere una strada possibile e percorribile, “anche perché quando venne pensata fu anche in ragione del collegamento con altre parti della città tramite il passaggio della metropolitana di superficie”.
















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