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Nasce Planning Center, la prima banca dati sulle città

Tutto sulle nostre città. Su come erano, su come sono oggi e su come diventeranno in un prossimo futuro. A disposizione di architetti e professionisti del settore, di amministratori e tecnici pubblici, di studiosi, ma, anche, del grande pubblico.


Si chiama Planning Center ed è la prima iniziativa di questo genere in Italia. Voluta dalla Regione Emilia-Romagna e realizzata dal Centro studi Oikos, si tratta di una vera e propria banca dati, che sarà consultabile via Internet direttamente dal sito della Regione Emilia-Romagna che avrà anche una sede fisica a Bologna, presso il padiglione Esprit Nouveau (piazza Costituzione 11).

L’obiettivo più immediato di Planning Center è raccogliere e informatizzare tutti Piani regolatori, e i relativi piani di attuazione, delle città dell’Emilia-Romagna dagli anni ’50 a oggi, attualmente catalogati, ma solo in versione cartacea, presso l’Archivio della Regione Emilia-Romagna a San Giorgio di Piano. Ma l’obiettivo ultimo è ancora più ambizioso e punta riunire in un unico centro di consultazione anche il materiale precedente, dall’Unità d’Italia a oggi.
Intanto si è partiti con 10 città campione: quattro capoluoghi di provincia come Modena, Ferrara, Rimini e Piacenza, cinque di medie dimensioni come Salsomaggiore Terme, Faenza, Correggio e Imola e un piccolo centro come Granaglione (BO). I piani urbanistici di queste realtà sono già stati in gran parte archiviati e saranno in linea a partire dal 18 marzo. Sempre il 18 marzo poi presso il padiglione Esprit Noveau sarà allestita una installazione multimediale per dare una dimostrazione delle potenzialità e degli obiettivi della banca dati.

Gli utenti di Planning Center, una volta a regime, saranno diversi. Oltre ai tecnici comunali, agli architetti, agli amministratori pubblici, potranno consultare questa banca dati anche i comuni cittadini, magari per sapere con un semplice click quali vincoli o previsioni urbanistiche riguardano la propria zona di residenza. Né va esclusa una non meno importante funzione di carattere culturale e storico. Saranno infatti a disposizione del grande pubblico per la prima volta vere e proprie opere d’arte quali sono i Piani regolatori più antichi, realizzati a mano e in alcuni casi anche acquerellati. Senza dimenticare i Piani realizzati da grandi architetti e urbanisti quali Quaroni, Michelucci, Vittorini, Piacentini, ma anche Benevolo, Campos Venuti e Cervellati che con molti Amministratori locali hanno segnato la storia urbanistica del Paese e dell’Emilia-Romagna.
















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