Le prime forme di Parmigiano Reggiano prodotte da solo latte di vacca bianca modenese hanno superato gli esami con voti eccellenti. Alla valutazione è stato sottoposto nei giorni scorsi il lotto iniziale di 27 forme realizzate dal caseificio di Rosola (Zocca) classificandolo di “prima categoria”.
L’analisi, che in gergo tecnico si chiama “espertizzazione”, è stata eseguita dalla commissione del Consorzio formaggio Parmigiano Reggiano.
Le forme esaminate sono le prime ottenute con latte di bianca, prodotte nell’aprile del 2005, con l’avvio del conferimento del latte al caseificio di Rosola da parte delle stalle di Adriano Borghi (San Vito di Spilamberto) e Maurizio Benini (Rosola di Zocca), entrambi appassionati allevatori e “custodi” della bianca modenese. Alla fine dell’esame si è provveduto all’apposizione dei bolli provvisori alla quale, dopo sette giorni, segue la marchiatura a fuoco. Erano presenti alla valutazione Claudio Guidetti, segretario della sezione di Modena del Consorzio Parmigiano Reggiano, Graziano Poggioli, assessore all’Agricoltura e alimentazione della Provincia di Modena, gli allevatori Borghi e Benini, il presidente del caseificio Oliviero Mesini e altri giovani allevatori.
“Da tempo – spiega l’assessore Poggioli – la Provincia incoraggia il recupero e la valorizzazione delle produzioni legate al territorio. Il progetto di rilancio della bianca modenese va in questa direzione e rappresenta una iniziativa per la difesa e lo sviluppo della biodiversità animale. La crisi del Parmigiano Reggiano – afferma Poggioli – richiede inoltre di sviluppare politiche di diversificazione e specializzazione del prodotto per qualificare la gamma dell’offerta di mercato. Il Parmigiano Reggiano ottenuto con solo latte di bianca modenese si muove in questa ottica, cioè di una qualità distintiva e perciò assume anche un importante valore economico”.
“A un anno dalla produzione – sottolinea Andrea Lori, presidente della sezione modenese del Consorzio del Parmigiano Reggiano – anche le forme della razza bianca sono state sottoposte alla valutazione del Consorzio con ottimi risultati. Salutiamo con piacere questo evento e ci compiacciamo con i produttori per questo risultato che da una parte va ad arricchire il panorama produttivo del Parmigiano Reggiano, dall’altra permette di valorizzare una produzione tradizionale che ha un diretto legame con la storia del nostro formaggio”.