L’Emilia-Romagna si conferma ad un livello di eccellenza per donazioni e trapianti di organi e tessuti. Nel 2005 i donatori sono stati 36,4 per milione di abitanti, (+20,8% sul 2004) rispetto ad una media nazionale di 21 donatori ogni milione di abitanti.
In Spagna, leader mondiale per le donazioni di organi, il risultato è stato di 35,1 donatori per milione di abitanti; negli Stati Uniti, il 23,5. I trapianti di organi eseguiti in Emilia-Romagna sono stati 409 (313 nel 2004) su un totale di 3164 eseguiti in tutto il Paese.
Sono dati – tratti dal Rapporto 2005 sulla attività di donazione e trapianto di organi e tessuti – che dimostrano l’efficienza e la capacità di collaborazione del sistema trapianti dell’Emilia-Romagna, coordinato dal Centro regionale di riferimento per i trapianti – CRT-ER -, con sede presso il Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e curatore, come ogni anno, del Rapporto.
Il Rapporto è stato presentato oggi nella sede della Regione a Bologna, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato l’assessore alle Politiche per la salute, Giovanni Bissoni, il direttore del Dipartimento di anestesia e rianimazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna e componente del Centro nazionale trapianti, Gerardo Martinelli, e la responsabile del Centro riferimenti trapianti dell’Emilia-Romagna, Lorenza Ridolfi.
“Il nostro sistema – ha commentato Bissoni – dopo tanti anni e tanto lavoro è un sistema maturo, ma che tuttavia non si accontenta. Anzi, dai risultati trae la linfa per migliorare ancora. Il trapianto salva la vita e resta l’obiettivo fondamentale del Servizio sanitario. Per questo investiamo ancora sull’innovazione per garantire la sicurezza del donatore e la qualità degli organi donati, oltre che sulla riorganizzazione della rete assistenziale per garantire alla persona che ha ricevuto il trapianto il miglior percorso di cure, anche negli ospedali più vicino a casa. Ma guardiamo anche al futuro e investiamo nella ricerca inerente alla medicina rigenerativa: abbiamo già finanziamenti dedicati per due Centri a Bologna – Oncoematologia del S.Orsola e Centro muscolo-scheletrico del Rizzoli e stiamo ragionando con L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e con l’Azienda Usl di Cesena per la ricerca su cornea e cute”. Bissoni ha voluto anche ringraziare i genitori di Nicholas Green, i quali hanno dato all’Emilia-Romagna il permesso di utilizzare come testimonial della campagna informativa l’immagine del proprio figlio Nicholas.
Il sistema trapianti dell’Emilia-Romagna, organizzato secondo il modello Hub & Spoke (Centri – Hub – di alta specializzazione in relazione con gli ospedali – Spoke – del territorio), compie quest’anno un ulteriore passo in avanti nel complesso processo assistenziale per le persone che hanno ricevuto un trapianto. L’assistenza post trapianto potrà infatti essere fatta in ospedali della rete (Spoke), il più vicino possibile alla residenza delle persone che hanno ricevuto il trapianto, le quali non dovranno più sottoporsi a lunghi tragitti per i controlli periodici. Ai Centri trapianto (Hub), sempre in costante contatto con i Centri Spoke, resterà solo il trattamento di problemi complessi. E’ la centralità della persona nei processi di cura, ribadita anche per la rete trapianti. Per preparare al meglio l’organizzazione, è già previsto uno specifico corso di formazione – 5 incontri – che prenderà il via a Bologna il prossimo primo aprile. Il corso è rivolto a tutti gli operatori che, con competenze diverse (terapeutiche e di medicina di laboratorio), sono chiamati a seguire nel tempo le persone che hanno ricevuto il trapianto.
Tutto il sistema, ed anche questo ultimo percorso di formazione, è coordinato dal CRT-ER , il quale garantisce la trasparenza delle procedure, la sicurezza del donatore e la qualità degli organi prelevati. L’Emilia-Romagna è parte dell’Associazione Interregionale Trapianti – AIRT – (composta anche da Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Puglia e Provincia Autonoma di Bolzano) e dal prossimo 1° luglio, per tre anni, sarà alla guida della stessa AIRT. In quella veste assicurerà il coordinamento donazioni e trapianti con le altre due associazioni interregionali – Nord Italia Transplant program (NITp) e Organizzazione Centro Sud Trapianti (OCST).
LA CAMPAGNA INFORMATIVA
Il trapianto è a volte l’unica cura che può salvare la vita di una persona: per questo la Regione Emilia-Romagna promuove da oltre dieci anni la campagna informativa “Una scelta consapevole” che quest’anno, grazie alla disponibilità dei genitori, ha un testimonial di eccezione: Nicholas Green, il bambino americano di 7 anni ucciso il 29 settembre del 1994 da malviventi che hanno sparato all’auto sulla quale viaggiava assieme alla sua famiglia sulla autostrada Salerno-Reggio Calabria. I genitori scelsero di donare i suoi organi. “Nicholas Green aveva 1 vita. Ne ha donate 7” è scritto sul manifesto che riproduce il suo volto sereno e sorridente.
La campagna informativa è realizzata in collaborazione con le Aziende sanitarie, le Associazioni di volontariato e dei pazienti, le Istituzioni locali.
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