Nei 33.518 alberghi italiani sono state registrate 233,2 milioni di presenze complessive, con una flessione dello 0,3% rispetto al 2004. Ciò risulta dalle rilevazioni mensili che la Federalberghi esegue puntualmente ogni mese, nell’ambito dell’Osservatorio turistico alberghiero, su un campione di 1.117 alberghi appartenenti a tutte le categorie ubicati su tutto il territorio nazionale.
La domanda dei clienti italiani è stata di 135,3 milioni di presenze (- 1,0% nei confronti del 2004) e quella dei clienti stranieri è stata di 97,9 milioni di presenze (+ 0,8%).
Nei confronti del 2004, la domanda complessiva ha avuto incrementi solo nei mesi di gennaio, marzo e nel trimestre giugno-agosto, con valori che vanno dal 2,8% di marzo allo 0,1% di luglio. Le maggiori flessioni sono state registrate, nell’ordine, ad aprile (- 2,9%), febbraio (- 1,9%) e nei mesi di maggio e dicembre (- 1,5%). Flessioni minori sono state registrate nei mesi di settembre (- 1,2%) e di ottobre e novembre (- 0,6%).
La domanda dei clienti italiani ha mostrato incrementi nel mese di gennaio e nel trimestre giugno-agosto con valori che vanno dall’1,5 di giugno allo 0,2% di gennaio guadagnando, nei mesi con segno positivo, poco meno di 700 mila presenze rispetto al 2004, mentre le perdite, registrate negli altri mesi, ammontano ad oltre 2 milioni di presenze, in particolare e nell’ordine, nei mesi di maggio (- 7,4%), febbraio (- 6,5%) e marzo (- 2,8%).
La domanda dei clienti stranieri ha fatto registrare flessioni per circa 800 mila presenze, principalmente nei mesi di aprile (- 4,7%) e di settembre (-1,9%), oltre che nei mesi di giugno(- 0,3%) e luglio (-1,2%); gli aumenti, che nel complesso ammontano a più di 1 milione e mezzo di presenze, sono stati rilevati, prevalentemente e nell’ordine, nei mesi di marzo (+ 10,0%), maggio (+ 3,8%) e febbraio (+ 4,3%) a cui vanno aggiunti gli aumenti minori di gennaio (+ 2,3%), novembre (+ 2,2%), ottobre (+ 1,0%) e dicembre (+ 0,5%).
Il 56-57% della domanda italiana si concentra nel quadrimestre giugno-settembre e la curva disegnata da tutti i mesi dell’anno ha una cuspide nel mese di agosto (20% delle presenze annue). Di contro, la domanda straniera disegna una curva meno accentuata, che si distribuisce in modo più uniforme nell’arco dell’intero anno e mostra la massima concentrazione nei mesi da maggio a settembre con il 58, 59% della domanda.
Nonostante i suoi segni negativi, il turismo del 2005 occupa il quarto posto nella graduatoria degli ultimi undici anni. La domanda italiana, dal 1995 al 2005, è aumentata del 9,5% con un incremento medio annuo di poco inferiore all’1%; la domanda straniera è cresciuta, nel periodo, del 15,8% con un incremento medio annuo pari all’1,6% e la domanda complessiva dell’11,1% con un incremento medio annuo dell’1,2%.
Gli alberghi situati nelle località termali e montane hanno registrato le maggiori perdite di domanda complessiva (- 3,1% i primi e – 1,2% i secondi) seguiti da quelli delle località marine (-0,1%) e di quelle definite “altre” (-0,2%). Gli incrementi di domanda complessiva sono stati dell’1,1% negli alberghi delle località lacuali e di più modeste entità negli alberghi delle città d’affari (+ 0,8%) e negli alberghi delle città e località d’arte (+ 0,2%). Come al solito, gli alberghi situati al mare hanno ricevuto un’ampia parte della domanda collettiva (30,5%) e di quella italiana (35,9%) ed una parte minore di quella straniera (23,0%), mentre le città d’arte hanno visto prevalere la domanda straniera (34,2%) su quella italiana (15,6%) e su quella collettiva (23,4%). Negli alberghi montani sono risultate omogenee le percentuali di domanda italiana (14,9%), straniera (14,4%) e, quindi, anche quella complessiva (14,7%).
Nel periodo da giugno a dicembre 2005 le presenze straniere sono state 62,3 milioni facendo registrare una lieve flessione (- 0,3%) nei confronti dello stesso periodo del 2004 con una perdita netta di 207 mila presenze. In questi sette mesi hanno avuto i maggiori aumenti, nell’ordine, le presenze dei belgi, con + 17,4% rispetto al 2004, che hanno determinato il 2,9% di tutta la domanda straniera del periodo, quelle degli svizzeri (+ 7,4% e 5,8% della domanda straniera) e quelle degli austriaci (+ 3,5% e 5,3% della domanda straniera). Incrementi minori li hanno fatti registrare gli statunitensi con + 0,8% ma determinando il 9,5% della domanda straniera del periodo, i giapponesi con + 0,6% (3,0% della domanda) ed i canadesi con + 0,5% (1,1% della domanda). La diminuzione maggiore di domanda risulta a carico dei clienti inglesi che, nel periodo, è stata del 4,9% (9,8% della domanda), seguita da quella dei francesi con l’1,0% (7,2% della domanda) e da quella dei tedeschi con lo 0,2%. Per i clienti tedeschi si deve rilevare che non detengono più il 30% ed oltre della domanda straniera, com’è risultato per tanti anni nel passato, ma, nel periodo in esame, sono scesi al 27,3%. Infine, i clienti stranieri residenti nei paesi definiti “altri” hanno fatto registrare una diminuzione del 2,7% ed il loro apporto alla domanda del periodo è stato del 28,0%.
La bilancia turistica dei pagamenti, secondo l’Ufficio Italiano Cambi, nel periodo gennaio-novembre ha registrato crediti (entrate) per 27,6 miliardi di euro, in pratica l’1,1% in più che nello stesso periodo del 2004. I debiti (uscite) sono saliti a 17,1 miliardi di euro, vale a dire l’11,8% in più nei confronti del periodo 2004. Il saldo, cioè la differenza tra le due poste, è stato di 10,5 miliardi di euro ed è diminuito del 12,6% rispetto al 2004.