Scioperano 8 ore con presidio davanti ai cancelli mercoledì 22 febbraio, i lavoratori della Globalcarni di Spilamberto (ex Dumeco).
La decisione dello sciopero è stata presa nell’assemblea del 20 febbraio alla presenza di tutti i lavoratori per contrastare la decisione, presa
unilateralmente dalla direzione aziendale, di appaltare ad una cooperativa di facchinaggio la linea produttiva del disosso carni.
La decisione – si legge in una nota – è stata presa senza un confronto preventivo con le Rsu e le OO.SS. mettendo così in discussione relazioni sindacali trasparenti e costruttive e il rispetto degli accordi sindacali in essere, nonché dello stesso Ccnl.
Un altro episodio, l’ennesimo appalto di manodopera che si configura come una possibile somministrazione di manodopera, che si aggiunge agli ormai troppi appalti – più o meno leciti – presenti nelle aziende del comparto della lavorazione delle carni e non solo.
Le Organizzazioni Sindacali ritengono che la difesa dell’integrità del processo produttivo debba essere un elemento di garanzia per assicurare la
sicurezza alimentare, la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti, oltre a garantire un minimo di tutele contrattuali per i lavoratori.
Sbagliato e poco lungimirante – secondo i Sindacati – è spezzettare l’azienda con appalti affidati a cooperative ‘spurie’, al solo scopo di abbassare il costo del lavoro
attraverso l’utilizzo di prassi retributive assai discutibili e poco chiare.
Come i Sindacati hanno più volte segnalato si sta creando un clima all’interno delle aziende agroalimentari, e in specifico della lavorazione
carni, che può pregiudicare la coesione sociale con pesanti riflessi anche sul nostro territorio.
Alcune Rsu del comparto lavorazione carni si stanno mobilitando per far pervenire i propri attestati di solidarietà alla mobilitazione dei
lavoratori della Globalcarni, perché anch’esse hanno ben presente e vivono quotidianamente il fenomeno degli appalti.
