La presenza dell’Emilia-Romagna a Biofach, la più importante rassegna europea dedicata all’agricoltura biologica in svolgimento in questi giorni a Norimberga, testimonia l’ interesse e l’impegno nei confronti di questo settore. “L’agricoltura biologica – ha dichiarato da Norimberga l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – è un settore di punta che vogliamo ulteriormente sviluppare.
L’Emilia-Romagna è la terza regione italiana per numero di operatori, la prima dell’Italia settentrionale, che si è dotata di proprie norme già agli esordi delle regolamentazioni europee e nazionali e che ha conseguito interessanti risultati, soprattutto nel settore ortofrutticolo e in quello delle grandi colture, con una costante riduzione dell’uso di prodotti chimici”.
Al Biofach di Norimberga è presente una forte rappresentanza di operatori emiliano-romagnoli. A livello regionale gli operatori sono oltre 4.000 (di cui 3.400 aziende agricole) mentre l’allevamento bio è praticato da circa 500 aziende. “Con il piano regionale di sviluppo rurale 2000-2006 – ha precisato Rabboni – fino al termine del 2005 al settore biologico sono andati circa 52 milioni di euro. Altri 15 milioni di euro circa saranno disponibili con gli ultimi tre bandi sugli impegni agroambientali”.
Dal canto suo, Prober – l’associazione dei produttori biologici e biodinamici .dell’Emilia-Romagna – ha avviato da qualche tempo il progetto triennale “Biobenessere” per incentivare i consumi privati e collettivi di prodotti biologici: le risorse complessive sono pari a 7,5 milioni di euro, a carico per il 50% dell’Ue, per il 20% del governo italiano tramite Agea, e per il 30% della stessa Prober.