“Per un cibo buono, pulito ed equo”. E’ con queste parole che Graziano Poggioli, assessore all’Agricoltura e alimentazione della Provincia di Modena, ha voluto chiosare il convegno di presentazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che si è svolto ieri.
L’incontro, aperto da un saluto del presidente della Provincia Emilio Sabattini, era rivolto a tutti coloro che operano nella filiera agroalimentare, ed è servito a presentare e illustrare il ruolo dell’Agenzia e l’impatto che essa avrà sul territorio modenese.
“La sicurezza alimentare – ha ricordato Poggioli – è uno dei temi più importanti in una società che a partire dagli anni cinquanta si è modificata sostanzialmente nella produzione del cibo, sia nei metodi di produzione agricola che di trasformazione”. Dopo avere richiamato le emergenze alimentari degli ultimi decenni, come metanolo, mucca pazza, diossina nei suini e nei polli, aflatossine, ocratossine nei cereali, fino all’aviaria di questi mesi, Poggioli ha sottolineato che quella della sicurezza alimentare “è una battaglia di civiltà da condividere per riportare a sostenibilità l’agricoltura, gli allevamenti, l’industria agroalimentare per perseguire in tutti i campi la qualità e non la quantità”.
L’assessore ha poi ricordato lo sforzo della Provincia a sostegno della qualità ed ha richiamato le “ricchezze e le eccellenze” del territorio modenese a cominciare dal Parmigiano Reggiano, dal prosciutto, dai lambruschi, dall’aceto balsamico affermando che in futuro l’Efsa “sarà sempre più un punto di riferimento”.
Cristine Majewski, direttrice del dipartimento di Affari internazionali e istituzionali dell’Efsa, ha richiamato i motivi che nel 2002 hanno portato alla costituzione dell’Agenzia. “Prima di allora – ha affermato – c’era un sistema molto debole e da parte dell’opinione pubblica e dei consumatori esisteva una grande mancanza di fiducia per la sicurezza dei prodotti alimentari dell’Unione europea”. Dopo avere sottolineato “l’indipendenza” dell’Efsa ha detto che “l’agenzia è lo strumento dell’Unione per quanto riguarda la valutazione dei rischi relativi alla sicurezza alimentare” che fornisce anche “consulenze scientifiche e comunicazione sui rischi esistenti ed emergenti”.
