Gli studenti della Scuola Media Francesca Bursi di Spezzano e di Fiorano, sabato 11 febbraio, al teatro Astoria, incontrano il prof. Giovanni Tosatti dell’Università di Modena e Reggio Emilia che parlerà del crollo dei bacini minerari della Val di Stava, analizzando le cause e le conseguenze di un disastro ‘annunciato’.
L’incontro, organizzato in collaborazione con la prof.ssa Manuela Bruzzi e con l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano Modenese, ricorda la tragedia del 19 Luglio 1985, quando crollarono le discariche della miniera di Prestavel causando morte e distruzione nell’interna Val di Stava.
Il centro del paese fu spazzato via da una valanga di terra e acqua. La massa fangosa composta da sabbia, limi ed acqua scende a valle ad una velocità di quasi 90 chilometri orari e spazza via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontra fino a raggiungere la confluenza con il torrente Avisio. La colata di fango provocò la morte di 268 persone, la distruzione completa di 3 alberghi, 53 case d’abitazione e 6 capannoni; 8 ponti furono demoliti e 9 edifici gravemente danneggiati. Uno strato di fango tra 20 e 40 centimetri ricopriva un’area di 435.000 metri quadri circa per una lunghezza di 4,2 chilometri. Dalle discariche fuoriuscirono circa 180 mila metri cubi di materiale ai quali si aggiunsero altri 40-50 mila metri cubi provenienti da processi erosivi, dalla distruzione degli edifici e dallo sradicamento di centinaia di alberi.
Quello del 19 luglio 1985 in Val di Stava è il più grave disastro mai verificatosi nel mondo a causa del crollo di discariche a servizio di miniere e rimane a tutt’oggi, con 268 morti e quasi 300 miliardi di danni alle cose, una delle più gravi catastrofi industriali mai verificatesi al mondo, seconda in Italia solo al disastro del Vajont.
Giovanni Tosatti, professore incaricato dei corsi di Geologia Applicata e Geologia Tecnica, all’Università di Modena e Reggio Emilia, ha collaborato con ricercatori dell’Università di Londra sui problemi legati alla stabilità dei versanti e ha svolto approfondite ricerche sulle cause del crollo dei bacini arginali al servizio di miniere. Nel 1985 è consulente di parte civile per l’Assicurazione Sinistrati Val di Stava nei processi per la catastrofe. Dal 1990 fa parte dell’ “International Landslide Research Group” e dal 1991 è membro attivo del “Gruppo Nazionale di Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche” del CNR. Ha tenuto corsi e seminari presso diverse università e istruzioni culturali in Austria, Inghilterra, negli Stati Uniti, nel Canada, in Australia e in Brasile.
Partecipa a progetti di ricerca sul rischio di frana, i dissesti idrogeologici e i beni ambientali, finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Unione Europea.