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Sassuolo: Risola (LNP) su Psc

É desolante vedere una Sassuolo abbandonata al suo triste destino. Oggi si cerca di fare tutto, eccetto forse quello di fare una sana e necessaria azione politica per il paese malato.
Il sistema che ammette l’esistenza della cosa in se, la crisi d’intenti della maggioranza, cioè di una realtà che preesiste allo spirito di sfiducia e mancanza di armonia e dalla quale deriva l’attività dello spirito, si chiama inefficacia -confusione.


Ciascun individuo deve limitare la propria libertà con il concetto della possibilità della liberta dell’altro: questa reciproca limitazione si chiama rapporto giuridico, e costituisce il principio del diritto.

Esso garantisce le libertà dei singoli nelle loro reciproche limitazioni e viene realizzato dalla forza dello stato-amministrazione. A Sassuolo esiste la libertà? il cittadino è libero?

Riprendere il sentiero della approvazione e stesura del nuovo Psc non si può, se non a condizione di prendere decisioni condivise dalla maggioranza dei cittadini , i quali ancora una volta rischiano di essere esclusi dal tavolo dei programmi.
Non dunque una nuova raccolta di idee di soli due partiti politici , Ds e Margherita, può essere il nuovo Psc ma deve essere una sintesi ragionata dei cittadini già indicata più volte in diverse occasioni pubbliche con lo scopo di individuare i tratti comuni condivisi da una visione d’insieme del Paese e delineare il conseguente disegno e rappresentazione urbanistica del Paese futuro.


Le Aree del Parco Ducale e Terme della Salvarola scampate all’assedio di case e palazzi potrebbero presto ritrovarsi sotto una vera colata di cemento. Pertanto molti cittadini sono molto preoccupati per le possibili conseguenze della proposta che potrebbe sconvolgere l’intero equilibrio paesaggistico del Paese; queste aree sono infatti già ampiamente assediate da infrastrutture e case. Non credo che Sassuolo abbia necessità di ulteriori colate di cemento, se consideriamo quante sono le aree edificate e non utilizzate. Ed é proprio in queste aree che l’amministrazione deve intervenire per la loro riqualificazione evitando di rubare ulteriore verde già carente nella ns. Città.
Il problema vero è che solo i fortunati proprietari privati potranno giovare di questa possibile decisione, chiaramente sotto il profilo patrimoniale dato che è come se venissero baciati dalla fortuna , ma sullo stesso piano non saranno sicuramente i cittadini che si troveranno di fronte un nuovo scempio naturale architettonico della Città. Ma perché solo pochi eletti potranno vincere la ruota della fortuna? I cittadini devono sempre acquistare i biglietti della fortuna e mai vincere nulla e leggere sul proprio biglietto “riprovaci e sarai più fortunato!”?

Ma tra le righe delle dichiarazioni di alcuni esponenti politici di maggioranza in riferimento alla negazione di speculazioni immobiliari si capisce bene come al Botteghino si intende continuare a mentire al popolo dei buoi italici, poiché come sappiamo bene noi in realtà quei terreni sopra citati con le attuali destinazioni d’uso hanno un valore commerciale molto contenuto dunque se la loro destinazione d’uso venisse cambiata in residenziale il valore commerciale andrà alle stelle anche se la loro superficie venisse ridimensionata.


Significa allora svendere un patrimonio di tutti per il beneficio di pochi, incidendo sulle poche aree Sassolesi scampate al cemento. Come politici di opposizione e cittadini faremo tutto il possibile per evitarlo.


Ci auguriamo che le aspettative e le speranze dei cittadini facciano cambiare rotta agli amministratori, rispetto a quanto fatto finora, ponendosi l’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico alla difesa dell’ambiente e del paesaggio, anziché appiattirsi su scelte orientate alla rapina del territorio.


Tiziana Risola

Capogruppo Lega Nord Padania-Sassuolo
















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