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Reggio E.: caso pedofilia via web, prime ammissioni

E’ stato interrogato in tribunale a Reggio Emilia l’imprenditore informatico trentenne accusato di aver realizzato materiale pornografico, corrompendo minori e fotografandoli, per poi divulgarlo via Internet.


Il giovane e’ comparso davanti al giudice Cristina Beretti e al pm Lucia Russo che lo aveva fatto arrestare e che, con i carabinieri, prosegue le indagini per fare piena luce sul comportamento dell’ex educatore d’oratorio e ad identificare altre eventuali sue vittime, oltre ai due tredicenni che ha gia’ ascoltato. Dopo l’interrogatorio, nel corso del quale avrebbe ammesso alcuni degli addebiti, l’uomo e’ stato riaccompagnato in carcere.
Stando alle indagini, l’imprenditore informatico avrebbe adescato le sue vittime quando curava i campi estivi di una parrocchia, tra il 2000 e il 2003. Avrebbe filmato i ragazzini attirandoli in luoghi isolati nelle campagne della Bassa reggiana.
















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