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Scandiano: donna morta in cortile, non si trova borsetta

Fino al tardo pomeriggio non hanno avuto esito le ricerche della borsetta, probabilmente rapinata alla vittima, e del corpo contundente utilizzato per l’aggressione. In mattinata era circolata anche la voce che chi ha infierito su Franca Ganassi si fosse servito di un listello in legno divelto da una panchina del parco, ma questa ipotesi e’ stata presto abbandonata dagli investigatori.


Secondo la ricostruzione dagli inquirenti, la donna dopo essere stata violentemente colpita ha cercato di raggiungere la propria abitazione e ha tentato di aprire la porta del garage, che da’ proprio verso il parco, ma non c’e’ riuscita (tracce di sangue sono state trovate dai carabinieri anche sulla porta). A quel punto ha probabilmente provato a raggiungere l’ingresso principale, salendo anche alcuni scalini, ma si e’ accasciata priva di forze in un punto vicino al condominio attiguo, dove e’ stata poi trovata questa mattina, priva di vita. Sara’ l’autopsia a stabilire l’orario esatto del decesso e se a uccidere la vittima sono stati esclusivamente i colpi inferti al capo, o se ha influito in qualche modo anche il freddo pungente della notte passata all’addiaccio.

Una delle sorelle, Anna, pure lei nubile, ha riferito ai carabinieri di non aver dormito tutta la notte, per il mancato rientro a casa di Franca, ma di non aver dato l’allarme perche’ ad un certo punto ha pensato che la gita a Brescia potesse essere di due giorni e non di uno soltanto: ”Ho pensato che forse avevo capito male, che forse mia sorella tornava sabato”, ha detto, per spiegare come mai gia’ ieri sera non avesse deciso di denunciare la scomparsa. Oltre all’anziana madre, quasi centenaria, e alle due sorelle con cui viveva a Scandiano, Franca Ganassi aveva un’altra sorella, che abita con il marito.
















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