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Agricoltori: manifestazione di domani, in mille da Modena

Più di un migliaio di agricoltori in 20 pullman, in partenza dai vari centri della provincia di Modena. Tanti sono gli agricoltori che si recheranno a Bologna, domani, per partecipare alla manifestazione nazionale promossa dalle organizzazioni agricole Cia, Confagricoltura, Copagri.


La manifestazione porterà in Piazza Maggiore almeno 20mila imprenditori che porteranno all’attenzione dei cittadini e delle Istituzioni i gravi problemi che affliggono il mondo agricolo italiano.

Il corteo partirà da piazza 8 Agosto per confluire in Piazza maggiore dove i presidenti delle Confederali avanzeranno una piattaforma di proposte.

Lo slogan adottato dalle organizzazioni agricole è “Con l’agricoltura per lo sviluppo del Paese. Insieme per le imprese agricole italiane” e nel capoluogo felsineo Cia, Confagricoltura e Copagri, assieme alle centrali cooperative Legacoop e Agci chiederanno con forza una maggiore attenzione verso i loro problemi che diventano sempre più gravi: riduzione dei prezzi riconosciuti alla produzione, crescita dei costi produttivi (ad esempio i carburanti agricoli e gli antiparassitari) e di quelli previdenziali, drastica diminuzione dei consumi agro-alimentari, forte calo dei redditi e competitività in preoccupante affanno. Problemi che rischiano di allontanare in modo allarmante lo sviluppo e di mettere fuori mercato una parte consistente dell’imprenditoria agricola italiana. Le Associazioni agricole hanno incontrato in questi giorni il Prefetto di Modena al quale hanno consegnato un documento in cui sono elencate le rimostranze del settore, mentre contemporaneamente al presidente della Provincia Emilio Sabattini e a tutti i Sindaci dei Comuni modenesi è stata consegnata una piattaforma di settore “con l’auspicio che vengano condivise e sostenute”, spiegano le Organizzazioni.

Nel documento si sottolinea, tra le altre cose, come le aree rurali, le loro potenzialità, il legame che esse creano con la qualità dei prodotti diventano fattore essenziali per lo sviluppo locale. Nell’ambito di modello economico e di sviluppo basato sulla sostenibilità, la conoscenza e la coesione, gli agricoltori svolgono un ruolo di primaria importanza. “L’agricoltura italiana vive un momento di grave crisi strutturale – scrivono le associazioni -i redditi degli agricoltori si sono ridotti in maniera preoccupante e i prezzi dei prodotti agricoli all’origine continuano a registrare continue diminuzioni. Inoltre i costi di produzione e previdenziali, il fisco e il credito bancario pesano sempre di più nella gestione delle imprese agricole italiane”.

Le Organizzazioni hanno quindi richiesto alle Amministrazioni comunali di sostenere le politiche e gli interventi tesi a difesa dei redditi degli agricoltori, di rilanciare sviluppo e competitività delle imprese agricole, di sviluppare l’innovazione in agricoltura. Gli agricoltori rifiutano una prospettiva di declino, ma non chiedono interventi di tipo assistenziale; reclamano al contrario un quadro di risorse affidabili, che non possono essere supportate, di certo, dagli interventi della Pac (Politica agricola comunitaria), pure questi ridotti negli ultimi anni di 100 euro in media ad ettaro. Riformare fisco e oneri previdenziali fra i più alti d’Europa, favorire il ricambio generazionale, consolidare la presenza femminile sono i punti del documento inviato, che elenca tra le priorità la tutela degli anziani che vivono nelle aree rurali, assicurando loro servizi e assistenza. Infine le Organizzazioni auspicano la costituzione di un sistema di commercio mondiale che salvaguardi e valorizzi, con il registro multilaterale per la tutela delle Dop, le produzioni tipiche a denominazione d’origine al fine di realizzare una valida ed incisiva politica agricola economica. Ai Comuni Cia, Confagricoltura e Copagri chiedono un impegno per promuovere azioni per sviluppare un nuovo progetto per l’agricoltura.
















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