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Forum regionale su difesa suolo: documento finale

Il convegno tenutosi a Vignola lo scorso 5 ottobre ha visto una grande partecipazione di pubblico, con rappresentanze di numerosi enti locali, comuni e province di tutta la regione (da Rimini a Piacenza) e particolare attenzione va alla partecipazione e al contributo dato dalle comunità montane.

Dal dibattito è emersa la piena validità ed opportunità della impostazione adottata da UNICO, per cui è emersa ancor più necessità di concertare l’azione dei cittadini e quella degli enti locali (comuni, province e comunità montane). Nessun rilievo è venuto da parte dei rappresentanti dei consorzi di bonifica pur presenti nel corso del convegno e, si sa, in questi casi chi tace acconsente.


La richiesta pressante venuta dal convegno, che verrà formalizzata al Presidente della Giunta Regionale nei prossimi giorni, è stata quella che la Regione Emilia Romagna, nell’ambito dell’imminente discussione del progetto di riforma della difesa del suolo, proceda all’attuazione del decentramento amministrativo trasferendo agli enti locali le funzioni oggi esercitate dai consorzi di bonifica.


Ai presenti è stata illustrato il testo della delibera trasmessa da UNICO – MAB ai comuni dell’Emilia Romagna, con la quale potere gestire già da ora le funzioni della difesa del suolo. È stato anche rilevato che i consorzi di bonifica hanno inviato ai comuni dell’Emilia Romagna una lettera, con la quale invitano a non tenere in considerazione la proposta di UNICO.


La lettera dei consorzi, in realtà, non ha nulla di propositivo e tende solamente a conservare l’esistente, senza proporre nessuna soluzione ai problemi sollevati. Pertanto è stato rilevato nel corso del convegno che la lettera inviata ai comuni dai consorzi conferma la validità giuridico amministrativa della proposta di delibera sollecitata da UNICO – MAB ai comuni, e che va estesa alle comunità montane, tesa ad assumere da parte loro la difesa del suolo togliendola, quindi, ai consorzi di bonifica, i quali in tal modo non potranno più addebitare il contributo di bonifica gonfiando la spesa pubblica in tale settore.
Dal convegno è emersa la chiara volontà da parte di tutti i presenti di potenziare la cessazione del pagamento dei contributi di bonifica da parte dei cittadini, estendendola a tutto il territorio regionale con assemblee comunali.
















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