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Festival: a Modena inaugura ‘il tatto’ di Hoppenheim

Inaugura questo pomeriggio alle ore 17,30, nella chiesa di San Paolo, la mostra ‘Una poetica del tatto’, una selezione di alcune delle opere più significative dell’artista americano Dennis Hoppenheim, promossa dalla Provincia nell’ambito del Festival filosofia sui sensi.


L’esposizione, curata da Mario Bertoni, propone due grandi sculture realizzate nel 2004, alcune video performance e una sequenza fotografica realizzate nei primi anni ’70 quando Oppenheim, oggi tra i principali esponenti della “Land art, Body art e Performance art”, era all’inizio della sua attività.

Le due sculture, “Meccanismo che illumina ai piedi dei piedi” e “Oggetto allargato per illuminare tra le dita dei piedi”, sono opere visionarie e fuori scala, dotate di una forte carica ironica, com’è nello stile dell’artista, nelle quali il tatto si concentra sulla sensibilità dei piedi. Nelle “video performance” la dimensione tattile viene espressa in situazioni diverse, ma sempre riferite al corpo, che rivelano quanto la visione di Oppenheim sia legata all’aspetto somatico. Completa la mostra una sequenza fotografica realizzata nel 1970 alla Jones Beach di New York, quando l’artista è rimasto steso al sole a torso nudo sulla spiaggia per cinque ore con un trattato ottocentesco di artiglieria a cavallo aperto sul petto.

Questa sera alle ore 21, nella sala delle Monache, è in programma anche un incontro con l’artista.

La mostra resterà aperta fino al 16 ottobre con i seguenti orari: nei giorni del Festivalfilosofia, dalle 9 alle 23. Dal 20 settembre, dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 19,30; al sabato e alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
















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