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Federalberghi: in Italia non c’è caro vacanze

Se gli italiani spenderanno di piu’, questa estate, per trascorrere le vacanze, la colpa non e’ da imputare agli operatori del settore che operano in Italia, bensi’ all’aumento del costo delle vacanze all’estero. E’ quanto sostiene Federalberghi, che ha realizzato una indagine con l’ausilio dell’Istituto Dinamiche.

Questa estate la spesa media
turistica sara’ infatti pari ad 852 euro rispetto agli 810 euro dell’estate 2004, ma l’incremento – secondo lo studio – e’ completamente imputabile all’aumento della vacanza effettuata fuori dai confini nazionali.


LA SPESA TURISTICA
Tra tutti gli italiani che da giugno a settembre hanno trascorso o si apprestano a trascorrere le proprie vacanze in una meta straniera, la spesa media e’ salita dai 1.095 euro dell’estate scorsa ai 1.145 euro di quest’anno (+4,6%). Per coloro che invece hanno deciso di rimanere in Italia la spesa media e’ passata dai 745 euro del 2004 ai 716 euro di quest’anno (-3,9%).


COME SI E’ PRENOTATA LA VACANZA
Al primo posto c’e’ l’agenzia di viaggi con il 27%, il ‘fai da te’ l’ha pero’ fatta da padrone. Infatti il 35,5% ha utilizzato o il telefono (19,4%) o internet (16,1%).

L’11,9% si e’ affidato ad amici che conoscono la meta di destinazione.
Un 3,8% ha aspettato invece il last minute.


LA FEDELTA’ AL LUOGO DI VACANZA
Questa estate il 40,4% degli italiani e’ tornato a fare vacanza nella medesima localita’ dell’anno scorso. Una percentuale elevatissima che dimostra come le localita’ turistiche italiane sappiano conservare il loro appeal per un notevole numero di vacanzieri.


LE REGIONI PIU’ GETTONATE
In una estate nella quale il 72% degli italiani ha scelto le localita’ marine, le regioni in testa alla classifica sono proprio quelle maggiormente inclini ad offrire questo tipo di vacanze.

Si trova infatti al primo posto assoluto la Sardegna, con il 12.3% di quota di mercato. Seguono nell’ordine la Sicilia con l’8,7% e la Puglia con l’8,3%.
Quindi l’Emilia Romagna e la Toscana entrambe con il 6,9% di quota di mercato, il Veneto con il 5,9%, il Trentino Alto Adige con il 5,8% e la Calabria con il 5,4%.


LE REGIONI PREFERITE DAGLI ITALIANI
Per la prima volta l’indagine estiva della Federalberghi ha investigato in quale Regione preferiscono andare i singoli cittadini, analizzandone la provenienza territoriale.
E’ risultato cosi’ che i piu’ legati alla propria terra, per trascorrere le vacanze estive, sono stati i siciliani.
Ben il 53,8% di essi hanno scelto localita’ turistiche della Sicilia. Tra coloro che al contrario sono andati fuori dal proprio territorio regionale, la Regione piu’ gettonata e’ stata la Sardegna.
Coloro che invece hanno ‘abbandonato’ maggiormente la propria regione in estate sono stati i lombardi.Solo il 5,1% dei lombardi ha scelto questa estate di trascorrere le vacanze in una localita’ del proprio territorio. La stragrande maggioranza e’ andata fuori dai confini regionali, prediligendo in primis anch’essi la Sardegna.
Proseguendo nella graduatoria troviamo i pugliesi che per il 40,4% sono rimasti in localita’ interne alla regione, mentre tra coloro che si sono spinti oltre i confini territoriali la regione preferita e’ stata la Toscana.
I veneti sono stati fedeli alle proprie localita’ nel 39,4%, mentre la Regione preferita e’ stata il Friuli Venezia Giulia.
I toscani sono rimasti nel loro territorio per il 28,4%, mentre la regione ‘esterna’ piu’ gettonata e’ stata la Sicilia.
I calabresi sono rimasti in þpatriaþ nel 23,1% dei casi, mentre coloro che sono partiti hanno preferito soprattutto la Sardegna.
I campani sono rimasti in Regione nel 19,7% dei casi, preferendo altrimenti la Puglia.
I piemontesi sono rimasti nel 17,5% dei casi, mentre tra coloro che sono partiti la Regione piu’ raggiunta e’ stata la Liguria.

Gli emiliano-romagnoli hanno preferito ‘casa’ loro nel 15,2% dei casi, altrimenti sono andati soprattutto in Trentino Alto Adige.
Ed infine i laziali sono rimasti nella loro Regione nell’11,4% dei casi, preferendo oltre il confine territoriale la Puglia.
L’indagine e’ stata effettuata dal 18 e 20 luglio con il sistema Cati (interviste telefoniche) ad un campione di 1.334
italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali.
















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