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Patente a punti: Aci-Censis, meno infrazioni

La patente a punti non solo ha determinato una significativa contrazione dei morti e feriti sulle strade italiane, ma ha diminuito nettamente anche i comportamenti trasgressivi degli automobilisti, grazie anche all’emergente riduzione della frequenza d’uso dell’auto privata.

In particolare, da un’indagine condotta tra i soci Aci e inserita nel Rapporto ‘Automobile Aci-Censis’, emerge che le infrazioni più frequenti al Codice della Strada, come il parcheggio in divieto di sosta e il superamento dei limiti di velocità, commesse negli ultimi 12 mesi all’incirca dal 40% degli interpellati, rispetto al triennio 2001-2003 registrano un calo rispettivamente dell’11,9% e del 37,4%.

Anche l’uso delle cinture di sicurezza, terzo motivo di trasgressione, è diventato sempre meno diffuso: se nel triennio 2001-2003 in media il 65,2% degli automobilisti occasionalmente non indossava le cinture, nel 2004 tale percentuale si riduce al 42,3%.
Ma più disciplinati gli italiani si sono dimostrati anche nell’inversione ad U, scesa al 2,9% contro il 16,1% del triennio 2001-2003, nel sorpasso a destra (al 2,75 dal 15,8%), nel passaggio con il rosso (al 10,1% dal 25,7%), nel parcheggio in doppia fila o sul marciapiede (all’11,4% dal 32,4%), nel mancato uso degli indicatori direzionali (al 6,3% dal 37,1%), nel mancato rispetto della precedenza (al 3,5% dal 21,1%). L’indagine evidenzia anche come, per la prima volta in 14 anni, salta la relazione diretta tra tasso di ‘punibilità’ e comportamenti virtuosi. Sono in caduta libera, infatti, sia le infrazioni multate (le non multate salgono dal 58,7 al 77,4%) che i comportamenti trasgressivi.

Nel dettaglio il Rapporto Automobile Aci-Censis, evidenzia anche che il superamento dei limiti di velocità è una trasgressione tendenzialmente maschile, mentre l’uso del cellulare alla guida è un comportamento lievemente più diffuso tra le donne. I giovani fino a 34 anni, invece, risultano più trasgressivi rispetto a tutte le infrazioni, ad eccezione del mancato uso delle cinture di sicurezza e del parcheggio in divieto di sosta e in doppia fila. Riguardo invece alle aree geografiche, al sud quasi il 50% dei soci Aci talvolta parcheggia in divieto di sosta (+7% rispetto alla media), al Centro è il parcheggio in doppia fila o sul marciapiede in più gettonato (+5,5% rispetto alla media), mentre la trasgressione di gran lunga più frequente nel Nord Est è il superamento dei limiti di velocità.
















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