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Pmi: un trimestre difficile

Inizio d’anno in salita per le piccole e medie imprese manifatturiere italiane, con produzione e fatturato in negativo ed export che non decolla.
E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, relativa
all’andamento nel I trimestre del 2005 e alle previsioni per il II trimestre dell’anno delle
piccole e medie imprese industriali con 1-500 dipendenti.

Produzione e fatturato nel I trimestre 2005
Nel I trimestre 2005 rispetto all’analogo periodo del 2004, la produzione ed il fatturato delle imprese manifatturiere subiscono una contrazione (rispettivamente –2,4% e –2,2%). A determinare l’andamento negativo sono state le imprese con 1-9 dipendenti (-4,4% la produzione, -4,8% il fatturato) e quelle con 10-49 dipendenti (-3,1% la produzione e –2,7% il fatturato). Meno sensibile, invece, la flessione delle aziende con 50-500
dipendenti (-1,0% la produzione e -0,7% il fatturato).
A livello territoriale, sotto la media nazionale si collocano il Centro (-3,5% la produzione e
–3,4% il fatturato) ed il Mezzogiorno (-3,2% la produzione e –3,3% il fatturato). Sfiorano
l’andamento medio il Nord-Ovest ed il Nord-Est. A livello settoriale, il tessile, abbigliamento, cuoio e calzature segna la flessione più sensibile (-7,1% e –6,0%).

Ordinativi
Nel I trimestre 2005 rispetto al I trimestre 2004, gli ordinativi delle imprese manifatturiere registrano un decremento del 2,5%. Più evidente la flessione delle piccole imprese fino a 10 dipendenti (-4,7%) e di quelle con 10-49 dipendenti (-3,0%). Minore quella delle imprese con oltre 50 dipendenti (1,1%).

Export
Andamento in discesa anche per l’export, ma con significative variabilità a livello di dimensioni d’impresa e di settori. Il –1,0% medio si declina, infatti, in un –1,5% delle imprese con 1-9 dipendenti, -2,5% di quelle con 10-49 dipendenti e in un –0,4% delle aziende maggiori.
A livello settoriale, da segnalare il sensibile incremento delle imprese dell’Energia, gas,
acqua e industrie estrattive (+5,3%) e quello delle Industrie alimentari e delle bevande (+0,9%), cui fanno da contraltare il –4,1% registrato dalle Industrie del trattamento metalli e minerali metalliferi e dalle Altre industrie manifatturiere ed il –3,8% delle Industrie della carta, stampa ed editoria. In sostanziale stabilità l’andamento delle vendite all’estero delle Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (+0,1%).

L’artigianato
Un I trimestre in flessione rispetto allo scorso anno per il comparto artigiano, con diminuzioni nella produzione e nel fatturato (-4,2%), negli ordinativi (-4,3%) e nell’export (-2,1%). Buone però previsioni: è pari a +14 il saldo tra attese di incremento e di decremento della produzione e a +13 quello del fatturato.

Le previsioni per il II trimestre 2005
La convinzione di poter superare una situazione di difficoltà congiunturale anima le previsioni delle imprese manifatturiere italiane per il II trimestre dell’anno. Ammonta, infatti, a +21 il saldo tra attese di incremento e di decremento della produzione e a +23 quello del fatturato. L’ottimismo appare superiore tra le imprese del Centro-Sud e del Nord-Est rispetto a quelle del Nord-Ovest e interessa le aziende di tutte le dimensioni, comprese quelle minori (+14), oggi più colpite dal rallentamento produttivo. Solo il
sistema moda mantiene previsioni negative per il prossimo trimestre (-7 il saldo tra incrementi e decrementi della produzione e del fatturato).
















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