Il Piano provinciale di gestione dei rifiuti ha ottenuto il via libera dalla giunta della Provincia di Modena, in vista dell’approvazione da parte del Consiglio provinciale in programma mercoledì 25 maggio.
Prima di quella data si svolgerà un’assemblea pubblica, in data e luogo da definire, accogliendo la richiesta avanzata sulla base dello Statuto da un centinaio di cittadini. Lo annuncia il presidente della Provincia Emilio Sabattini sottolineando l’ampia condivisione degli obiettivi del Piano adottato nel marzo dello scorso anno e adeguato alle nuove esigenze anche sulla base delle osservazioni pervenute.
“Il Piano punta a ridurre l’incremento della produzione dei rifiuti e la loro pericolosità – spiega il presidente Sabattini – ed è coerente con le indicazioni dell’Unione europea per disincentivare l’utilizzo delle discariche. Gli strumenti che prevediamo di utilizzare, quindi, sono un forte investimento per spingere sulla raccolta differenziata, che deve diventare obiettivo prioritario per tutti i Comuni. A questo si aggiungono la valenza provinciale per l’impianto di compostaggio di Carpi e il potenziamento del termovalorizzatore di Modena con le più ampie garanzie di tutela della salute e dell’ambiente. In questo modo – aggiunge Sabattini – possiamo garantire al territorio provinciale l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti puntando a non aumentare il numero delle discariche”.
La giunta ha espresso parere unanime sulla variante al Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) collegata al Piano rifiuti sul quale, invece, si sono astenuti gli assessori Beniamino Grandi e Graziano Poggioli i quali, pur condividendo gli obiettivi del provvedimento, ritenevano opportuna una moratoria sul potenziamento del termovalorizzatore che consentisse di valutarne l’effettiva esigenza sulla base dei previsti aumenti di raccolta differenziata.
Tutti d’accordo, invece, sulla proposta che verrà presentata al Consiglio di istituire due “cabine di regia” per monitorare da una parte l’applicazione degli indirizzi del Piano, soprattutto per quello che riguarda la raccolta differenziata, dall’altra le emissioni del termovalorizzatore a tutela della salute. Entrambe sono presiedute dall’assessore provinciale all’Ambiente e prevedono tra i componenti anche il presidente della commissione consiliare Ambiente. Della prima, inoltre, faranno parte rappresentanti dei Comuni e degli enti gestori; della seconda, Azienda Usl, Arpa e un rappresentante dei Comitati di cittadini.