Si faceva spedire preziose collezioni di monete e medaglie commemorative, inviando via fax ai venditori finte ricevute di pagamento, e poi le rivendeva su internet. Il trucco escogitato da un impiegato 45enne milanese é stato però scoperto dagli agenti della Polizia postale, e l’autore del raggiro è stato denunciato per truffa.
Già da qualche tempo, alcune ditte specializzate in numismatica, due delle quali sono di Modena, avevano denunciato di essere state truffate da un sedicente collezionista, che aveva fornito dati falsi: l’uomo prenotava serie numismatiche da collezione, e inviava alle ditte la ricevuta di bollettino postale, da cui risultava il pagamento. Le aziende spedivano la merce, per poi accorgersi che il pagamento non era stato mai fatto e che la ricevuta era contraffatta.
Gli agenti della Polizia postale hanno dunque avviato le indagini. All’indirizzo fornito dall’uomo per la spedizione delle monete non c’era la sua reale residenza, ma il truffatore abitava poco lontano. Il suo nome figurava anche nella corrispondenza intercorsa via e-mail. Nel frattempo, l’uomo aveva iniziato a rivendere via internet alcune delle serie numismatiche acquisite illecitamente. Nell’abitazione dell’uomo, la Polizia postale ha sequestrato monete da collezione per un valore di circa 20 mila euro. C’erano anche una serie del 1946 e una dedicata a Papa Giovanni Paolo II.