La Santa Messa di Mons. Santo Quadri e poi un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza. Tanta la partecipazione e la commozione nel giorno dei funerali del Papa che ha cambiato il mondo
Formigine raccolta, Formigine commossa. Tanta partecipazione ieri sera in occasione delle iniziative, l’una religiosa e l’altra istituzionale, con cui la città ha inteso commemorare la figura, il ruolo ed il valore di Papa Giovanni Paolo II, nel giorno delle sue esequie in San Pietro.
Una folla composta e commossa ha seguito, nella prima serata, la Santa Messa concelebrata dal Vescovo Emerito Mons. Santo Quadri e dal parroco Don Isacco Spinelli nella Chiesa Parrocchiale di Formigine. Al termine della funzione è stato il Sindaco di Formigine, Franco Richeldi, a prendere la parola per ricordare “un Papa Grande che ha saputo parlare al mondo, che ha inciso sui grandi cambiamenti di questa epoca, ma ha trasformato anche ognuno di noi incidendo sulla vita di ciascuno e di ogni comunità”. Il primo cittadino di Formigine, ripercorrendo le tappe della missione del Pontefice, si è anche soffermato sulla capacità di Karol Wojtyla di raggiungere con il suo carisma e la sua testimonianza credenti e non credenti, musulmani, hindu, buddisti, ebrei, attraverso una parola di pace e di speranza. Richeldi ha poi ricordato anche il Papa del Lavoro “che era stato operaio ed aveva del lavoro una esperienza esistenziale, di vita. Da questa personale esperienza scaturisce la sua profonda attenzione al lavoro inteso come elemento qualificante della dignità dell’uomo da salvaguardare sempre, come così bene ha esplicitato nell’incontro del 5 giugno dell’’88 a Fiorano incontrando i rappresentanti del mondo del lavoro”.
Alta e sentita anche la partecipazione alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Formigine che si è riunito al termine della Santa Messa. Tra i banchi di Sala Loggia presenti numerosi consiglieri sia della maggioranza che della minoranza, a dimostrazione della condivisione del momento commemorativo. Alla seduta “aperta” però non sono mancati anche tanti cittadini formiginesi, tra cui anche coloro che nel 1988 incontrarono il Papa a Fiorano: Cesare Tardini, allora presidente provinciale della Coldiretti, Giovanna Zanasi a nome delle ACLI e Pier Luigi Sghedoni che ricevette l’abbraccio del Papa. Ad aprire i lavori del civico consesso è stata il Presidente del Consiglio Comunale Vanna Borsari che, in un breve ma sentito discorso, ha sottolineato come l’operato e la vita di Giovanni Paolo II siano stati destinati “a unire, anziché dividere. Ad accorciare, le distanze. A smussare, le differenze. Pur affermando con forza e vigore i propri valori sui temi della famiglia, della procreazione assistita, dell’aborto, della bioetica e della difesa più generale della vita. Un Papa prudente, certo, in materia di dottrina, ma anche un Papa progressista sul piano sociale perché i valori di carità, fraternità e solidarietà della fede lo hanno portano a battersi contro ogni forma di sopraffazione e di ingiustizia sociale”.