Esplode la passione per il teatro dialettale e la rassegna del teatro San Francesco a Sassuolo registra grande successo di pubblico. Dopo i primi tre spettacoli le presenze al Gran Festival del teatro dialettale sono già raddoppiate rispetto al 2004.
Il teatro, che conta 220 posti, ha raggiunto (e in un caso superato) i duecento spettatori per tutte e tre le serate, molto vicino al tutto esaurito. Un successo non del tutto atteso ma di certo non inspiegabile, anzi logica conseguenza della progressiva affermazione di questo appuntamento, ormai fisso da diversi anni, con il teatro in dialetto.
Gianluigi Cuoghi, direttore del cinema teatro San Francesco, lo spiega così: “Indubbiamente c’è una riscoperta delle tradizioni e quindi anche dei nostri dialetti. Ma c’è anche una maggiore professionalità delle compagnie che vengono a rappresentare questi spettacoli. Con gli anni di esperienza i gruppi sono diventati molto professionali. E anche in seguito alla legge che ha definito gli obblighi delle compagnie teatrali, c’è meno spazio per il dilettantismo e più attenzione alla qualità. Gli spettacoli dialettali che proponiamo sono di alto livello, hanno poco da invidiare alla prosa che vediamo normalmente nei teatri”.
Per verificare quanto sia alto il livello del teatro dialettale oggi ci sono ancora due possibilità, comprese nel Gran Festival del teatro dialettale al San Francesco: il 14 aprile “La Bunessma” presenta “Al Rezdor”, tre atti di Luciano Zanesi; il 21 aprile la compagnia “La Maraja” presenta “Tòta n’ètra véta”.
L’ingresso costa 10 euro.