“Nel mese di febbraio i prezzi alla produzione agricola sono diminuiti del 4% raggiungendo livelli mediamente più bassi rispetto a quelli di dieci anni fa, nonostante nello stesso mese si sia verificato un aumento del 13% nel costo del carburante per i campi a seguito degli effetti del caro petrolio.” Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il settore agricolo mostra un andamento in forte controtendenza rispetto all’aumento del 4,7% fatto segnare dai prodotti industriali, secondo i dati Istat.
Nel febbraio 2005 i prezzi pagati agli agricoltori si sono ridotti rispetto all’anno precedente – precisa la Coldiretti – per quasi tutti i prodotti con cali più accentuati per i cereali (-31%) per la produzione di pane e pasta, i vini (-21%), la frutta e gli agrumi (-11%) e le coltivazioni destinate alla trasformazione industriale, secondo i dati dell’Ismea.
E’ evidente che affinchè l’effetto di contenimento dell’inflazione svolto dal settore agricolo possa continuare in futuro occorre – sottolinea la Coldiretti – un riequilibrio nei rapporti interprofessionali tra imprese agricole, industria, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini, in modo che i consumatori possano avvantaggiarsi di prezzi di vendita contenuti e agli imprenditori agricoli sia garantita una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi non è arrivata a coprire i costi.