Rispettano l’ambiente, consumano meno energia, gas e acqua, sono costruite con materiali che possono essere riutilizzati anche dopo l’eventuale demolizione. Sono le trenta case ‘ecologiche’ in consegna giovedì a Cognento di Modena.
Le ha costruite la cooperativa Unioncasa, aderente a Confcooperative Modena, nel quartiere che il Comune di Modena ha voluto fosse interamente progettato e realizzato con i criteri della bioedilizia. Questi primi trenta alloggi fanno parte del lotto di 220 appartamenti (42 costruiti da Unioncasa) in cui andranno ad abitare oltre 700 persone entro fine settembre 2006.
“Nel tempo le cooperative edilizie si sono sempre più evolute, arrivando a svolgere un ruolo propositivo anche in temi d’avanguardia come a protezione ambientale – afferma il modenese Giuseppe Venturelli, presidente nazionale di Federabitazione (l’organismo di Confcooperative che associa le cooperative di abitazione) – Anche a Modena Federabitazione è impegnata da anni nella realizzazione della casa ecologica, che potrebbe svolgere un ruolo notevole nell’ambito della riduzione di emissioni nocive per l’ambiente. Se fosse possibile ristrutturare secondo criteri di efficienza energetica tutte le abitazioni costruite in Italia dal 1970 al 2003, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica sarebbe pari a circa il 18% del totale delle emissioni di anidride carbonica nel nostro paese, ovvero quasi il triplo dell’obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto. Ecco perché la bioedilizia merita di essere diffusa e sostenuta anche a livello locale”.