Anche quest’anno, in 2700 piazze italiane sarà possibile, prendendo un Bonsai, aiutare la ricerca contro l’AIDS: a Sassuolo in via C.Battisti, a Fiorano in p.za Ciro Menotti, a Formigine in p.za Calcagnini e Repubblica e nelle piazze di tutti gli altri comuni della provincia.
Dal 1993 BONSAI AID AIDS è la principale raccolta fondi ANLAIDS, grazie ad essi è stato possibile: contributo Progetto Vaccino contro l’AIDS; promozione di studi e ricerche sull’AIDS attraverso circa 200 borse di studio e di ricerca annuali e 13 dottorati di ricerca tri/quadrriennali in Italia e all’estero; donazione di apparecchi scientifici a strutture pubbliche; acquisto e/o ristrutturazione di Case Alloggio per persone con AIDS: Roma, Bari, Bologna, Cagliari, Napoli; realizzazione di campagne informative e di educazione alla salute, corsi di formazione per operatori, studenti, insegnanti, agenti e volontari; sostegno alle persone sieropositive attraverso interventi di counselling, gruppi di auto aiuto, tutela dei diritti e aggiornamento nelle terapie; concorsi con premi scientifici per giovani ricercatori italiani; organizzazione annuale, da 20 anni, di un Convegno Nazionale su AIDS e Sindromi correlate, aspetti scientifici ed etico-sociali;
premi di solidarietà per persone che aiutano malati di AIDS nel mondo; interventi di solidarietà e cooperazione in Paesi del sud del mondo.
Sono 136 i nuovi casi di Aids in Emilia-Romagna registrati nel 2004, in diminuzione rispetto all’anno precedente (165). Aumentano a Piacenza e Ferrara, diminuiscono a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì e Rimini. E così i casi di Aids dall’inizio dell’epidemia – era il 1982 – al 31 dicembre 2004, raggiungono quota 5.294.
L’Emilia-Romagna nel 2004 si è posizionata al quarto posto in Italia nella graduatoria dell’Aids, dietro Lombardia, Lazio e Liguria, con un tasso di incidenza pari a 4 casi ogni centomila abitanti.
”L’Aids deve fare ancora paura – dicono Fernando Aiuti, Presidente dell’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids (Anlaids), e Francesco Chiodo, Presidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Anlaids – e quindi non si deve abbassare la guardia. Aiutateci a dare una spallata all’Aids portando a casa un bonsai che trovate nelle piazze dell’Emilia-Romagna da venerdì al giorno di Pasqua”.
Sono trascorsi più di vent’anni dall’inizio dell’epidemia, eppure il bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità che riporta i casi di Aids regione per regione fa ancora paura. In Italia lo scorso anno si sono registrati 1220 nuovi casi di Aids, una cifra inferiore a quella dell’anno precedente (1646), ma che non deve fare abbassare la guardia. Dall’inizio dell’epidemia alla fine del 2004 l’Italia conta 54497 casi di Aids. Cifre più piccole, ma non per questo meno preoccupanti, quelle sul fronte dei casi pediatrici: tre i nuovi casi lo scorso anno in Italia, uno in Lombardia, uno in Sicilia e uno di origine ignota. In Emilia-Romagna gli ultimi due casi pediatrici risalgono al 2001. Dall’inizio dell’epidemia nella regione i piccoli coinvolti dal virus sono stati 68.