Secondo le stime contenute nell’indagine previsionale di Federalberghi, andrà in vacanza il 7% di italiani maggiorenni in meno rispetto all’anno scorso.
”Sarà una Pasqua turisticamente deludente -spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi-Confturismo- una Pasqua che evidenzierà ancora una volta la spaccatura tra chi può permettersi un periodo di vacanze e chi no”. Secondo Bocca il problema è che in Italia ”cominciano lentamente a diminuire anche coloro che hanno una abituale capacità di spesa turistica, aprendo il settore ad un rischio di entrate economiche e di mantenimento dei livelli occupazionali che finora, grazie all’elasticità imprenditoriale delle gestioni familiari della gran parte delle nostre imprese ricettive, eravamo riusciti a contenere”.
E i dati di Federalberghi sono sostanzialmente confermati dall’indagine congiunturale del Centro Studi Turistici di Firenze svolta per conto di Assoturismo-Confesercenti. Indagine che parla di un calo in tutti i comparti, dall’alberghiero all’agrituristico, in occasione delle prossime festività. Insomma, un clima di sfiducia diffuso tra gli imprenditori del settore che, a fronte del calo verificatosi nei mesi di gennaio e febbraio 2005, pensano di dovere fronteggiare una situazione analoga a quella passata, se non addirittura peggiore.
”Tre quarti degli operatori della ricettività non crede in un miglioramento -commenta il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti- o addirittura si aspetta un peggioramento per quest’anno. Uno stato d’animo che ha spinto molti a non anticipare l’apertura per le vacanze di Pasqua. Mi preoccupa questa tendenza ad arrendersi, che spesso ha portato e porta molti imprenditori a convertire la propria attività da turistica in residenziale, impoverendo così le potenzialità turistiche del nostro Paese”.